L'errore di pensare a una de-escalation regionale: così Teheran potrà pianificare il suo assalto finale

ilGiornale.it ESTERI

Chi oggi si immagina uno scenario di pace in cui l'Iran rinunci alla sua strategia di distruzione di Israele e dell'Occidente solo che lo stato ebraico accetti «una de-scalation regionale» come ripetono molti protagonisti della politica internazionale, primo di tutti Biden, dopo l'attacco di due giorni fa, si sbaglia. Non potrebbe esserci errore peggiore oggi di quello di dimenticare ciò che l'Iran è ciò che ha in programma secondo la sua strategia e il suo credo, e lasciarlo organizzare il suo 7 di ottobre, un assalto definitivo ben più feroce delle atrocità del suo pupillo e mantenuto, Hamas (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sono questi solo alcuni dei mezzi utilizzati per studiare e prevedere l'attacco iraniano avvenuto ieri sera e che, proprio per questo motivo, ha portato a danni molto limitatiDopo giorni di studio, con sempre più segnali radar Ot... (La Verità)

Khamenei Se il governo di Tel Aviv cercava una via per rendere endemico e permanente il conflitto con il mondo sciita e i suoi alleati sunniti, segnatamente i palestinesi, potrebbe averlo trovato. (Italia Oggi)

Al solito: due pesi e due misure. Un attacco terroristico arabo o palestinese, scandalo e rabbia in tutto l’Occidente; quindi rappresaglia o contromisura americana o israeliana, silenzio-assenso totale come se una risposta magari violenta o comunque eccessiva appartenesse all’ordine naturale delle cose: ad esempio, il “diritto d’Israele a difendersi” è un argomento corretto, ma si finge d’ignorare che, come tutti i diritti, anche quello alla risposta militare dovrebb’essere contenuto e soggetto a limitazione. (Franco Cardini)