Indimenticabile Amy Winehouse

È nei cinema Back to Black, il biopic su Amy Winehouse, la storia di una ragazza immensa ma fragile Non è facile confrontarsi con un personaggio esistito. Tanto più se grande e complesso come Amy Winehouse, la cantante vincitrice di 5 Grammy che a 27 anni, il 23 luglio del 2011, è morta con il fisico sfatto dalla droga, l’alcol e i problemi alimentari. Chi l’ha vista di persona, anche in Italia, la ricorda magrissima, instabile e negli ultimi tempi anche incapace di tenere il palco (ci sono alcuni filmati online in cui è smarrita e davvero in difficoltà). (Donna Moderna)

La notizia riportata su altre testate

Va da sè che nella sua vita c’è stato di tutto, troppo di tutto. Ed ecco finalmente sugli schermi (dell’Eden ore 16/18.15/21) "Back To Black", il biopic su Amy Winehouse, la sfortunata cantante inglese morta a soli 27 anni, stessa età di altre star della musica come Kurt Cobain, Janis Joplin, Jim Morrison, Jimi Hendrix. (LA NAZIONE)

Back to Black di Sam Taylor-Johnson (Nowhere Boy, sulla nascita artistica di John Lennon, e Cinquanta sfumature di grigio) aveva una mission impossible. Cosa c’è di Amy Winehouse in ‘Back to Black’? Naso, cofana e una coraggiosissima replicante Com'è il biopic sulla dea del white soul, morta a 27 anni nel 2011? Dimenticabile, non fosse per la protagonista rivelazione Marisa Abela: non clone, ma corpo, sguardo e perfino voce. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Back to black, ritorno al nero. (Elle)

Di osservare quegli abiti stretti e corti con reggiseno a push-up, il grande eyeliner nero ad allungarle e irrobustirle lo sguardo, le sue iconiche acconciature beehive. Non ci stancheremo mai di guardare le foto di Amy Winehouse, né di ascoltare le sue canzoni. (AMICA - La rivista moda donna)

Sia la pellicola di Alex Garland che il biopic su Amy Winehouse hanno appena fatto il loro debutto nei cinema nazionali. Il primo titolo italiano nella classifica degli incassi è “Un mondo a parte” di Riccardo Milani. (Sky Tg24 )

Se, però, agli occhi di molti fan Blake Fielder-Civil, che allora faceva l'assistente di produzione di video musicali ed era alto e appariscente, rimane un «eroinomane senza speranza», nonché il solo responsabile della morte prematura di Amy Winehouse, a soli 27 anni, nel biopic la sua figura viene un po' riabilitata. (Vanity Fair Italia)