La diplomazia non si ferma. Biden lavora ancora a uno Stato palestinese, malgrado tutto (di L. Santucci)

L'HuffPost ESTERI

A differenza delle armi, la diplomazia non fa rumore. Si muove in silenzio, sottotraccia, con passi felpati. Ma si muove. Prima del 7 ottobre, l’amministrazione Biden aveva stilato il suo piano per normalizzare il Medio Oriente. Dopo sei mesi e mezzo di guerra quel dossier è ancora lì sul tavolo. Anzi, dopo che sabato notte Giordania e Arabia Saudita si sono unite alla coalizione occidentale a difesa di Israele, agli occhi della Casa Bianca assume ancora più valore. (L'HuffPost)

Su altri media

Secondo il Wall Street Journal, l’amministrazione Biden sta premendo per un accordo diplomatico a lungo termine che spinga il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad accettare di impegnarsi per la nascita di uno Stato palestinese in cambio del riconoscimento diplomatico da parte dell’Arabia Saudita. (Milano Finanza)

Approvato dal senato americano un pacchetto di aiuti da 13 miliardi di dollari – Il direttore di Amnesty International USA: «Le forze israeliane stanno commettendo crimini di guerra nella Striscia di Gaza» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI La diretta Israele ringrazia gli USA: «Il sostegno militare è un messaggio forte ai nostri nemici» (Corriere del Ticino)

Israele ringrazia gli USA: «Il sostegno militare è un messaggio forte ai nostri nemici»

"Questo sostegno, che viola il diritto internazionale, è una licenza e un via libera al governo estremista sionista (Israele) per continuare la brutale aggressione contro il nostro popolo", ha affermato Hamas in una nota. (Il Messaggero Veneto)