Benevento, lavoro nel Sannio: più occupati, si accorcia il gap con il resto d'Italia

ilmattino.it ECONOMIA

Benevento, vola l'occupazione rispetto al periodo pre Covid, finalmente si corre al passo con l'Europa. In 4 anni gli occupati in provincia sono passati da 80mila a 90mila: l'incremento percentuale ha raggiunto il 12,4%, secondo risultato in Italia dopo Lecce in base a uno studio condotto dalla Cgia di Mestre su dati Istat. Ed è anche una delle migliori europerformance: scorrendo il database Eurostat numeri così fortemente positivi si trovano solo in alcune regioni francesi (Savoia e Provenza), tedesche (Brandeburgo e Amburgo), portoghesi (Madeira), dei Paesi Bassi (Brabante). (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri media

Il gap occupazionale tra Nord e Sud è stato sempre un chiaro problema in Italia, ma ora sembra essere arrivati ad una svolta. Vedremo se il cambio di passo sarà confermato nei prossimi anni oppure si è trattato di un qualcosa di momentaneo. (Cityrumors Abruzzo)

L’associazione di artigiani segnala anche l’incremento nell’ultimo anno del nuovo personale con qualifiche più elevate. Mercato del lavoro in ripresa: cresce il posto fisso e l'occupazione al Sud ma l'Italia è ancora indietro per importo delle retribuzioni: gli ultimi dati. (PMI.it)

Nell’ultimo biennio, caratterizzato dalle incertezze della guerra in Ucraina, dal crescente rischio geopolitico, dalla debolezza del commercio internazionale e da una stretta monetaria di intensità senza precedenti nella storia dell’Euro, la domanda di lavoro delle imprese ha generato un sostenuto aumento dell’occupazione. (Confartigianato)

Aumentano gli occupati e i contratti a tempo indeterminato. In un momento particolarmente positivo per il mercato del lavoro, nella classifica delle province sui livelli di occupazione, la Ciociaria risulta tra quelle che hanno registrato gli incrementi più importanti. (ciociariaoggi.it)

Sempre l’anno scorso, l’84% dei lavoratori dipendenti aveva un contratto a tempo indeterminato, registrando un aumento di 742 mila unità rispetto al periodo pre-pandemico. (Venetoeconomia)

A fronte di un divario tra nord e sud, che viene confermato anche in quest’ultima analisi, si registra nel mezzogiorno un andamento a macchia di leopardo, a dimostrazione della capacità delle politiche di sviluppo locale di incidere sugli indicatori economici dei rispettivi territori. (Vivi Enna)