La preoccupazione del JRS Europa per il Patto europeo per la migrazione e l'asilo

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Vatican News Il Patto sulla migrazione e l'asilo, approvato dal Parlamento europeo mercoledì 10 aprile, presenterà notevoli sfide legali e operative, secondo padre Alberto Ares Mateos SJ, direttore del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) in Europa. L'istituzione è particolarmente preoccupata per il rischio di detenzioni che potrebbero essere arbitrarie e "in qualche modo automatiche". Trovare soluzioni meno coercitive Il sacerdote spiega che le procedure alle frontiere sono state concepite nel patto per limitare la libertà di movimento delle persone. (Vatican News - Italiano)

Ne parlano anche altri giornali

Da Bruxelles – Sono i giorni dell’analisi della “sconfitta” per Pietro Bartolo, eurodeputato dem ed ex medico di Lampedusa. Un insieme di norme che prevedono controlli più rigidi alle frontiere, conferma la responsabilità del Paese di primo ingresso nell’esame delle richieste di asilo (ciò significa che l’anima di Dublino rimane dov’è), ma introduce un meccanismo di solidarietà “obbligatoria”. (Open)

Così l’europarlamentare leghista Annalisa Tardino. La riforma, ha aggiunto, “non interviene per risolvere il problema dell’eccessivo onere nell’accoglienza dei Paesi di primo ingresso, come l’Italia”. (TuttOggi)

funzionamento del Parlamento europeo” dice Marco Stasi, coordinatore provinciale del movimento giovanile. sull’immigrazione e l’asilo, quest’ultimo volto a riformare l’attuale sistema di gestione delle politiche (Il Crotonese)

– Il Parlamento Europeo ha approvato ieri il Patto per le Migrazioni e l’Asilo con un voto di 301 sì, 269 no e 51 astenuti. Le nuove regole includono un meccanismo di solidarietà obbligatoria durante le emergenze, che impone ai paesi diversi da quelli di approdo di accogliere migranti o di contribuire economicamente. (Stranieri in Italia)

Il Movimento Cinque Stelle “ha votato contro questo Patto sull'immigrazione e l'asilo perché siamo europeisti e siamo a favore di una soluzione europea e purtroppo questo patto non prevede una soluzione europea”. (Tiscali Notizie)

Come dovrebbero essere le cose, allora? Per capirlo sono tornato a scuola. Alle elementari. Un istituto per mille e rotti ragazzini a Barriera di Milano, la periferia multietnica di Torino. Via Santhià, Istituto comprensivo statale Aristide Gabrielli. (La Stampa)