"Defibrillatore in ogni campo, è l'unica salvezza: in Italia siamo indietro"

Tuttosport SPORT

R accontiamo la prestazione sportiva, quella dei calciatori in particolare, e a volte veniamo risvegliati dalla dura realtà legata a patologie che possono colpire anche in modo letale i protagonisti, quelli che crediamo invincibili. La storia del calcio è piena di episodi che hanno segnato momenti drammatici e acceso i riflettori sul tema. Rimangono forti i ricordi dei drammi in diretta di Renato Curi e Piermario Morosini , morti nel lontano 1977 e più recente 2012 per improvvisi arresti cardiaci. (Tuttosport)

Se ne è parlato anche su altri media

"Siamo davanti a due casi completamente diversi - dice - Nel primo si è vista una caduta a terra dopo un contatto fisico, ma non c’è stata perdita di coscienza. (Fcinternews.it)

Un tema quello della sicurezza, in cui la teoria si scontra poi con la realtà come sottolinea il presidente del Montespertoli, altra società di Eccellenza, Luca Marchetti: "Premettendo che non è obbligatoria la presenza di aumbulanza o medico, la cui assenza vale una multa di 70 euro, noi abbiamo stabilito un accordo con la Croce d’Oro di Montespertoli, stilando un calendario ad inizio stagione, per avere sempre un’ambulanza per le partite casalinghe della prima squadra, ma è impensabile avere la stessa copertura anche per tutta l’attività del nostro settore giovanile. (LA NAZIONE)

Fiuggi – Domenica prossima, 21 Aprile, alle ore 11.30, presso l’aula consiliare del municipio si svolgerà un incontro sull’endometriosi. Si parlerà di prevenzione, cura, diagnosi e degli effetti che questa malattia genera principalmente sulla vita delle donne. (Frosinone News)

"Procederemo per vie legali non per accanirsi sulla società o sul 118, non vogliamo questo, ma solo perché quanto accaduto a nostro figlio non accada ad altri ragazzi in futuro, lì non c'era né ambulanza né medico, solo i massaggiatori della squadra ed il defibrillatore è arrivato in un secondo momento ma nessuno lo sapeva usare, è come se non ci fosse stato. (Gazzetta di Parma)

Sono le parole di Sandro Giani, il padre di Mattia Giani, il calciatore 26enne del Castelfiorentino United morto a seguito di un malore in campo nella sfida contro il Lanciotto a Campi Bisenzio. Quando è arrivata la seconda ambulanza col medico, sono state tirate fuori tutte le apparecchiature, Mattia è stato defibrillato ma ormai troppo tardi". (gonews)

“The show must go on”, come si dice sempre in questi casi, ma stavolta sembra davvero un paradosso. – Quel che resta da giocare di Lanciotto-Castelfiorentino, la gara finita in tragedia per il malore fatale a Mattia Giani, andrà in scena (o perlomeno dovrebbe) il 24 aprile, cioè mercoledì prossimo. (LA NAZIONE)