Cooperative del vino in difficoltà. Tensioni tra i vertici di alcune grandi cantine

Cooperative del vino in difficoltà. Tensioni tra i vertici di alcune grandi cantine
Gambero Rosso ECONOMIA

Anche le cantine sociali sentono la crisi del settore vino. Crisi non congiunturale bensì «strutturale» da cui occorre uscire rapidamente, per usare le parole di Luca Rigotti, presidente del settore vino di Confcooperative FedagriPesca. Un momento complicato, certificato da una ricerca del Censis presentata a Milano martedì 10 aprile, fatto soprattutto di aumenti dei costi di produzione e rallentamento delle esportazioni che, uniti a una vendemmia non certo entusiasmante, si sono riverberati con effetti pesanti anche sugli aspetti manageriali delle coop, agitando e creando tensioni a volte insanabili all'interno dei consigli di amministrazione, come è accaduto di recente a nomi importanti come Cadis1898, a Soave, con il mancato rinnovo della fiducia al direttore generale Wolfgang Raifer, o come è accaduto alla Moncaro, nelle Marche, con la messa in minoranza dello storico presidente Doriano Marchetti. (Gambero Rosso)

Ne parlano anche altre fonti

L'edizione 2024 dell'Osservatorio Unicredit e Nomisma sulla competitività delle regioni del vino contiene dati interessanti e tutto sommato positivi per l'Emilia Romagna. (voce.it)

Ad un overstock di acquisti da parte degli importatori, generato da timori per le rotture delle catene di approvvigionamento e rialzi dei prezzi, si sono aggiunti gli effetti del rallentamento economico e del calo nella capacità di spesa dei consumatori, messa sotto pressione da fenomeni inflattivi. (gonews)

Un buon bicchiere di vino a tavola è un’abitudine apprezzata da moltissimi italiani: c’è chi, soprattutto quando si tratta di un’occasione speciale, non bada proprio a spese puntando tutto sulla qualità. (inItalia)

Cotarella: “Nelle Cooperative del vino si respira aria di Risorgimento”

L’export di vino italiano nel 2023 ha subito un leggero rallentamento, con una diminuzione più marcata per i vini fermi (-3%) e un aumento per gli spumanti (+3,3%). Le prime tre regioni esportatrici rimangono Veneto, Piemonte e Toscana, ma con dati inferiori rispetto all’anno precedente. (FIRSTonline)

Anche l’export ha subito un lieve rallentamento a livello totale di vendite oltre frontiera, meno dell’1% sia a valore che a volume rispetto al 2022. Dalla riduzione degli acquisti di vino rosso, alla minor propensione al consumo da parte delle giovani generazioni, fino a una maggior attenzione al contenuto di alcol e un orientamento delle preferenze verso vini più leggeri. (Tvqui)

A margine di Vinitaly, l’occasione per discutere del futuro e delle nuove sfide. Una serata tra soci, amici, produttori. (la Repubblica)