4 regole per preparare il poke a casa

Grazia ECONOMIA

È un pranzo veloce, salutare e mai monotono. Ecco i segreti per preparare un gustosissimo poke anche a casa Poke è l'insalata di pesce crudo di origine hawaiana che negli ultimi anni ha conquistato il mondo, al punto da essersi guadagnato anche una giornata dedicata (il 28 settembre, giorno in cui si festeggia appunto il poke day). Cos'è il poke hawaiano In poco tempo infatti ha raggiunto un ruolo di spicco all’interno del panorama food internazionale ma anche italiano, entrando a tutti gli effetti sul podio dei piatti più ordinati, soprattutto a domicilio. (Grazia)

Ne parlano anche altri giornali

Il pokè in Italia cresce e raddoppia. Il piatto tipico della cucina hawaiana, diventato ormai un food trend mondiale, nel nostro Paese ha raggiunto a giugno scorso un fatturato di 328 milioni di euro e continuerà a crescere. (Il Sole 24 ORE)

I DATI DI JUST EAT Il rapporto di Just Eat indica oltre 388.000 kg ordinati a domicilio nel 2021, con una crescita del +195% rispetto all’anno precedente. (Food Service)

Ad aggiudicarsi questa grande opportunità è stata la band lucchese Baldo degli Ubaldi che con i suoi cappelli di paglia e i suoi stornelli popolari anche quest’anno ha coinvolto tutto il pubblico del Festival. (Sardegna Reporter)

In Italia il mercato del pokè vale 328 milioni La seconda edizione del report Growth Capital Il mercato del Pokè in Italia evidenzia che al 30 giugno 2022 nel nostro paese sono 820 i punti vendita (+140%) per un giro di affari che si attesta sui €328 milioni (Horeca News)

Lo rivela la seconda edizione del report Il mercato del Pokè in Italia di Growth Capital, advisor in Italia per aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e Pmi (Piccole e medie imprese), in occasione della Giornata mondiale del pokè del 28 settembre . (Sky Tg24 )

Un trend che continua a registrare stime positive, con il mercato globale che prevede un CAGR del 8,4% nel quadriennio 2022-2026. Un trend che si è leggermente ridimensionato rispetto alla stima iniziale (14%) per via di una maggior stabilizzazione del mercato del Nord America, regione con forte peso nel settore. (Corriere del Vino)