Il "blackout" economico cinese: che cosa succede (davvero) a Pechino

InsideOver ECONOMIA

Dunque, in base a quanto emerso, c’è chi continua a parlare di frenata cinese e chi, più propriamente, di decelerazione.

Il pil della Cina, come detto, è in positivo, mentre gli obiettivi tecnici messi in agenda sono stati tutti centrati.

Se, dal punto di vista europeo, la crescita cinese appare quasi un miraggio, dal punto di vista del popolo cinese è più povera di quanto non lo fosse un decennio fa

Secondo quanto riferito negli scorsi mesi dalla Nikkei Asian Review, il Partito Comunista Cinese avrebbe deciso di fissare il target di crescita del 2022 al 5,5%. (InsideOver)

La notizia riportata su altri giornali

La Cina ha poi rivisto la crescita del PIL 2020 al 2,2% a/a, dal 2,3%. Nel 2021, il tasso di utilizzo della capacità industriale nazionale ha raggiunto il 77,5%, vale a dire 3 punti percentuali in più rispetto a quello dell'anno precedente. (Italia Oggi)

L’economia, gi colpita dalla crisi del debito immobiliare causata dal caso Evergrande con il suo effetto domino, nel quarto trimestre del 2021 ha rallentato, segnando un +4% rispetto al +4,9% del terzo trimestre. (GameGurus)

Nel 2020, solo 256.000 figli di migranti si sono iscritti al gaokao, rappresentando solo il 2,39% di tutti i candidati all’esame di quell’anno Cina: La metà dei bambini dei migranti vive lontano dai genitori. (China-Files)

La crescita è stata del 9,6% nel 2021 rispetto all'anno precedente e del 6,1% nella media degli ultimi due anni La crescita è stata del 9,6% nel 2021 rispetto all'anno precedente e del 6,1% nella media degli ultimi due anni. (Notizie - MSN Italia)

Secondo i dati pubblicati il 17 gennaio dall’Ufficio nazionale di statistica della Cina, la crescita del pil cinese nel 2021 si è attestata all’8,1%. Tale equiparazione con il concetto di “azzeramento” non è affatto preciso. (Radio Cina Internazionale)

Il settore chiave da tenere d'occhio comunque è quello immobiliare, rappresentativo del 25% dell'attività economica della Cina Yue Su, economista cinese presso l'Economist Inteligence Unit ha affermato che il più grande rischio al ribasso per il 2022 è derivante dal crollo dei consumi, per effetto dei blocchi e delle preoccupazioni su Omicron. (Investire.biz)