25 aprile, l’appello di Scurati: “Dobbiamo essere tanti in piazza, di fronte al fascismo e all’autoritarismo nessuno si salva da solo”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Di fronte al fascismo e all’autoritarismo, nessuno si salva da solo”. È questo il messaggio che lo scrittore Antonio Scurati ha mandato dalla Fondazione Feltrinelli di Milano. Dopo lo stop al monologo in Rai, l’autore ricorda l’importanza di scendere in piazza in occasione del 25 aprile: “L’unica possibilità che le persone nonviolente e civili hanno per contrastare la brutalità è il numero, il popolo, è la democrazia – spiega Scurati – forse non siamo maggioranza numerica, non importa, siamo in tanti e ogni volta che uno di noi viene attaccato con brutalità tutti quanti dobbiamo reagire altrimenti prevalgono loro”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Da una parte la fazione composta, da quanto risulterebbe dal dibattito innescato, da RAI e Governo. Dall’altra Antonio Scurati, lo scrittore che avrebbe dovuto esporre il suo monologo antifascista da Serena Bortone a “Chesarà…“. (Radio Radio)

Quando vinse il Premio Strega facemmo due pezzi". Scurati "deve poter esprimere liberamente il suo pensiero. (Tiscali Notizie)

Il bilancio dello scrittore, dell'intellettuale è positivo perché forse non ero completamente fuori strada. Il bilancio dell'uomo, del cittadino, dell'italiano è pessimo, perché evidentemente non ero fuori strada. (TGR Lombardia)

Già nella riunione dell’organismo parlamentare dell’8 maggio si parlerà della vicenda. Mentre ai piani alti di Viale Mazzini c’è un braccio di ferro: l’ad Roberto Sergio vorrebbe le dimissioni di Paolo Corsini, direttore degli Approfondimenti, e quindi anche sovrintendente alla trasmissione di Serena Bortone dove avrebbe dovuto partecipare lo scrittore Scurati, mentre il dg Giampaolo Rossi intende aspettare l’esito dell’istruttoria interna avviata dall’azienda. (ilmessaggero.it)

– “L’Italia è stata la culla del fascismo” e con la trilogia M su Benito Mussolini “pensavo avremmo dovuto finalmente riconoserlo e farci i conti, per poi lasciarcelo alle spalle una volta per tutte”, ma “credo che l’Italia non abbia mai fatto questi conti, non ha attraversato il fantasma e credo che quel fantasma abiti ancora il nostro presente” anche in “una forma meno appariscente” di quella di chi oggi fa i saluti fascisti, eppure “molto più efficace”. (Agenzia askanews)

“Sono polemiche strumentali”. Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, definisce così la bufera esplosa in Rai dopo la cancellazione della partecipazione dello scrittore Antonio Scurati alla trasmissione ‘Chesarà’. (LAPRESSE)