Huawei rischia il ban anche in Europa per ragioni di sicurezza

Punto Informatico ECONOMIA

A pochi giorni dall’arrivo in Italia di Huawei MateBook X Pro e MateBook 16s, giungono brutte indiscrezioni per quanto concerne il futuro del marchio cinese nel Belpaese e nel resto dell’Unione Europea. Secondo nuovi rumor di mercato, l’UE vuole impedire a tutti gli Stati membri di intrattenere rapporti commerciali con tutte le società di telecomunicazioni ritenute “potenzialmente pericolose per la sicurezza del 5G” nel Vecchio Continente. (Punto Informatico)

Su altri giornali

L'Unione Europea vuole impedire agli Stati membri di avere rapporti commerciali con le società di telecomunicazioni considerate potenzialmente pericolose per la sicurezza delle reti 5G. (HDblog)

L’Unione Europea sta valutando la possibilità di vietare agli Stati Membri di rivolgersi a fornitori che potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza nelle loro reti 5G, e tra questi ci sarebbe Huawei (DDay.it)

La Commissione europea sta valutando l'introduzione di un divieto obbligatorio per i Paesi membri di utilizzare le tecnologie offerte da Huawei per lo sviluppo e il lancio delle proprie reti 5G. (ilmessaggero.it)

Ce ne siamo ad esempio accorti con l’ostracismo nei confronti di TikTok. Se uno Stato come il Montana, primo negli Usa, è arrivato a bandirlo completamente dai suoi confini, è vero che prima di ciò non solo gli Stati Uniti, ma anche Commissione, Consiglio e Parlamento europei, Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda hanno estromesso la piattaforma di ByteDance dai dispositivi aziendali. (Tech Princess)

Gli USA avevano già privato Huawei di componenti americani chiave per il 5G e l’intelligenza artificiale e a gennaio l’amministrazione Biden stava valutando la possibilità di negare all’azienda di Ren Zhengfei anche una serie di elementi necessari a prodotti connessi in 4G o wi-fi essenziali per i servizi di cloud computing. (StartupItalia)

Il dibattito in seno alla Commissione A Bruxelles si sta prendendo in considerazione la prospettiva di vietare agli stati membri dell’Unione europea il ricorso a società che potrebbero mettere a rischio la sicurezza delle reti di telecomunicazione di nuova generazione: tra queste ci sarebbe Huawei (CorCom)