Carte prepagate e fisco: quello che gli italiani non sanno

ContoCorrenteOnline.it ECONOMIA

Le carte prepagate costano niente, non hanno spese di gestione, hanno nella maggior parte dei casi un iban, e quindi consentono anche l’accredito dello stipendio e poi se ne possono avere quante ne vogliamo.

Quindi, in un certo senso, siamo tutti, noi che utilizziamo carte prepagate, spesso ricaricandole, magari in tabaccheria, in contanti, per effettuare un acquisto on line, soggetti a controlli più specifici da parte del fisco italiano

La carta prepagata, nella maggior parte dei casi la si utilizza per acquisti sul web o come piccolo salvadanaio. (ContoCorrenteOnline.it)

Ne parlano anche altri media

Qualora il pagamento sostenuto per l'onere detraibile sia stato effettuato da un conto corrente cointestato, questo può dare diritto solamente al 50% della detrazione totale spettante Così facendo si riducono alla metà le detrazioni usufruibili mettendo in difficoltà tutte quelle persone che, per il pagamento delle spese, usufruiscono di un conto corrente cointestato. (ilGiornale.it)

Questo l'orientamento della CTP di Perugia che, con la sentenza n. 104 depositata il 26 febbraio 2021, ha respinto il ricorso di un contribuente. Detrazione fiscale IRPEF al 50 per cento, in luogo di quella integrale, quando il pagamento è effettuato tramite un conto corrente cointestato. (Informazione Fiscale)

Io a quel punto ho un documento ufficiale della direzione generale che mi dice che il piano è stato rinnovato nel 2009. Le dico la verità: dal 2010 a oggi io non so cosa è stato fatto anche se l'ho chiesto e richiesto. (Yahoo Finanza)

Il contribuente si è visto chiedere metà somma con cartella esattoriale. In quel caso specifico si trattava di contributi per la seconda pensione. La motivazione è che, se il conto è cointestato, solo metà della somma usata per la seconda pensione sarebbe stata di quel signore (Proiezioni di Borsa)