Cercare attraverso l'arte la vertigine dell'altro

Come siamo arrivati a questo punto? Non possiamo ignorare l'ospite silente che incombe nel cuore di tutti noi e la domanda è: come siamo arrivati a questo punto? Vi porto in un fotogramma ben preciso: Helmut Kohl e François Mitterrand sono mano nella mano nella foresta nera e vanno a rendere omaggio all'ultimo soldato insignito della croce di ferro, che è anche autore di un libro che è parola, viatico, futuro, e la parola è pace. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

L'apertura della Biennale d'Arte porta a Venezia ancora più visitatori, questa volta pescando tra un pubblico selezionato e interessato di chi ama l'arte, il design e la passione per le cose autentiche. (Vogue Italia)

Nella Biennale più colorata di sempre, anche il cielo si tinge. Una densa nube magenta si è alzata in mattinata dall’Isola di San Giacomo in Padulo, avamposto veneziano della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dove la padrona di casa Patrizia Sandretto, insieme ad Hans Hulrich Obrist e all’artista, danzatrice e coreografa coreana Eun-Me Ahn, ha accolto i principali protagonisti del mondo dell’arte italiano e internazionale giunti a Venezia per la 60ma Biennale. (Il giornale dell'Arte)

Sarà stato il titolo a suggestionarmi, ma quest’anno negli spazi della Biennale d’Arte di Venezia mi è sembrato di sentir parlare più lingue del solito: davanti a me al bookshop, in fila per acquistare la versione economica del catalogo, tutti si lamentavano (in inglese, francese, spagnolo) che fosse disponibile soltanto in italiano (la versione inglese ovviamente esiste, ma per qualche motivo, o errore, non era ancora disponibile). (Rivista Studio)

«L’espressione Stranieri Ovunque – spiega Adriano Pedrosa, curatore della Biennale d'Arte 2024 - ha più di un significato. Innanzitutto, vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. (Vanity Fair Italia)

Sono 88 quest’anno, le partecipazioni nazionali alla Biennale. Erano 80 nel 2022 – ma 89 nel 2019, quindi si è tornati ai livelli pre-Covid – con nuovi ingressi (sono in laguna per la prima volta Benin – tra l’altro con un padiglione molto ben fatto, sul tema della fragilità – Etiopia, Timor Est e Tanzania), a dimostrazione del prestigio all’apparenza inscalfibile dell’istituzione veneziana. (Avvenire)

Tra le decine di eventi in calendario, ce n’è uno in particolare che interpreta il tema in chiave gastronomica, utilizzando l’alimento che storicamente e culturalmente ha da sempre rappresentato un terreno di condivisione, privo di frontiere, il pane. (Dissapore)