Atlantia, avanti con spin-off di Aspi. Offerta vincolante di Cdp il 28 ottobre?

Finanza Operativa ECONOMIA

Il trend di Atlantia nel medio termine

Possibile inversione rialzista solo al superamento della resistenza statica di breve periodo a quota 14,70.

Tuttavia, vista la volontà di Autostrade di portare avanti, per il momento, il percorso “dual track”, sul tavolo del Cda potrebbe arrivare già il 28 ottobre un’offerta vincolante con un range molto ampio di prezzo soggetto agli esiti della due diligence non solo economica ma legale, assicurativa, tecnologica. (Finanza Operativa)

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Ma da come si sono messe le cose difficilmente arriverà in questi termini: Cdp (e i fondi) considerano troppo stretti i tempi per presentare un’offerta vincolante. No, perché comunque Altantia ha dato ancora una manciata di giorni di tempo per presentare un’offerta blindata, poi da finalizzare dopo la due diligence. (Vicenza Più)

I prossimi giorni potrebbero essere decisivi, in vista del cda di Atlantia che dovrebbe riunirsi il prossimo 28 ottobre. Il problema principale risiede nel fatto che senza l’approvazione di un Pef, non è possibile fare un’adeguata valutazione di Autostrade per l’italia. (FormulaPassion.it)

Atlantia in osservazione in Borsa oggi: la società ha risposto alla proposta di offerta di Cassa Depositi e Prestiti. Azioni Atlantia frenano e l’accordo prende tempo. Oscilla in Borsa Atlantia in questi giorni, in preda alle novità in arrivo sul fronte trattative con Cassa Depositi e Prestiti. (Money.it)

Il gruppo comunque non ha chiuso le porte della trattativa e ha dato tempo alla società pubblica fino al 27 ottobre al "fine di valutare un'eventuale nuova offerta vincolante". Chiaramente un elemento dirimente per valorizzare la compagnia, che lega le sue prospettive finanziarie proprio alla possibilità di incassare i pedaggi. (la Repubblica)

E quindi - è il ragionamento aggiuntivo - da quella valutazione viene fuori un prezzo troppo basso per cedere l′88% di Aspi. Di più: serve un’offerta vincolante, con un prezzo, evidentemente più alto rispetto a quello che si ricava dalla valutazione. (L'HuffPost)

E i cittadini del Bel Paese avranno sì un’autostrada, ma spezzettata: a noi spetterà una parte, la maggioranza sarà invece di americani, cinesi, australiani, tedeschi e francesi. Dietro il quale si nasconde una realtà amara: gli accordi di luglio, presentati come definitivi dai giallorossi, sono stati stracciati. (Zazoom Blog)