Lombardia Film Commission, in appello 4 anni e 6 mesi al tesoriere della Lega

Lombardia Film Commission, in appello 4 anni e 6 mesi al tesoriere della Lega
Agenzia askanews INTERNO

Roma, 23 apr. – Quattro anni e 6 mesi di carcere per il tesoriere della Lega, Alberto di Rubba, e 3 anni di carcere per l’ex contabile del Carroccio Andrea Manzoni: si è chiuso così il processo d’appello sul caso di Lombardia Film Commission. I giudici della Corte d’Appello di Milano hanno ridotto le pene stabilite nel primo grado di giudizio (che portò alla condanna a 5 anni di Di Rubba e a 4 anni e 4 mesi di Manzoni), confermando le imputazioni di peculato e turbata libertà nella scelta del contraente. (Agenzia askanews)

Su altre testate

La II sezione della Corte d’appello ha inflitto 4 anni, 6 mesi e 20 giorni al tesoriere della Lega Alberto Di Rubba e 3 anni ad Andrea Manzoni, anche lui ex contabile per il Carroccio in Parlamento. Dopo la condanna in primo grado, in appello è arrivata una conferma anche se con pene a ribasso. (Il Fatto Quotidiano)

Si è chiuso così in appello per Alberto Di Rubba il processo milanese in cui il tesoriere della Lega era accusato di peculato e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente nel caso della compravendita, … Qualcosa in meno rispetto ai 5 anni del primo grado. (Il Fatto Quotidiano)

Sono stati condannati anche in appello il tesoriere della Lega Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, ex contabile per il Carroccio in Parlamento, rispettivamente a 4 anni, 6 mesi e 20 giorni e a 3 anni,.. (Virgilio)

Condannato anche in appello l'amministratore federale della Lega Alberto Di Rubba

Di Rubba, condannato in primo grado a 5 anni, è stato condannato dal Tribunale di Milano a 4 anni e mezzo. (BergamoNews.it)

Quattro anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, con una lieve riduzione della pena rispetto ai 5 anni del primo grado. (Corriere Milano)

Le accuse: peculato e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente sul caso della compravendita, tra il 2017 e il 2018, del capannone di Cormano, nel Milanese, acquistato dalla Lombardia Film Commission, con cui sarebbero stati drenati 800 mila euro di fondi pubblici. (TGR Lombardia)