Pro vita nei consultori, lite Borgonovo-Panella. “È legale, rassegnatevi”. “Sventolare la foto di un feto a una donna che vuole abortire è orrendo”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Polemica rovente a Tagadà (La7) tra la conduttrice della trasmissione, Tiziana Panella, e il vicedirettore della Verità Francesco Boorgonovo sull’emendamento presentato da Fratelli d’Italia al dl Pnrr, su cui il governo Meloni ha messo la fiducia: il testo, a prima firma di Lorenzo Malagola di FdI, prevede che “soggetti del terzo settore con esperienza nella maternità”, e quindi le associazioni pro life, possano entrare nei consultori dove le donne avviano le pratiche per l’interruzione di gravidanza. (Il Fatto Quotidiano)

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"Noi siamo per tutelare la 194 perché ci sia piena applicazione. Gli attacchi alla 194 sono continui da tempo, non bisogna mai dare i diritti acquisiti per scontati" lo ha detto la deputata di Avs Ghirra, a margine del sit in tenutosi davanti a Palazzo Montecitorio per protestare contro l'emendamento al Pnrr che permette l'ingresso delle associazioni pro vita nei consultori. (Tiscali Notizie)

Mentre il Parlamento europeo, preoccupato da quanto avviene in molti Stati membri, tra cui l’Italia, e ispirato dall’espressa introduzione nella Costituzione francese, approva la Risoluzione per l’Inclusione del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, il nostro governo esprime tutta la sua distanza dai valori comuni europei con un nuovo attacco all’autonomia riproduttiva delle donne. (il manifesto)

“Un attacco inaccettabile a un diritto che è già svilito, perché molte donne non riescono ad esigere questo diritto in alcune regioni governate dalla destra e da Fratelli d’Italia”. Lo ha detto a LaPresse il senatore Pd Alessandro Zan, rispondendo alle domande sull’emendamento presentato dal parlamentare di Fratelli d’Italia Lorenzo Malagola nella discussione sul decreto Pnrr. (LAPRESSE)

Il Partito Democratico e il Movimento 5Stelle hanno contestato l’iniziativa dicendo che rappresenta un attacco alla legge 194, quella che, dal 1978, regola il diritto all’aborto. (Corriere)

Smentendo così i proclami di inizio legislatura con i quali la premier Meloni e la ministra Roccella affermavano: “Basta bugie, non toccheremo la legge sull’aborto”. Invece i sospetti erano legittimi, del resto quanto sia potente l’influenza dei gruppi Pro-life su Lega e Fratell… (la Repubblica)

Se così fosse, allora dovremmo trarre la conclusione che la stessa Legge 194 che contiene norme in primis “sulla tutela sociale della maternità” e poi “sull’interruzione volontaria della gravidanza”, compie lo stesso misfatto. (Avvenire)