“Zero morti sul lavoro”, braccia incrociate in azienda: oltre 300 persone di fronte alla Prefettura

BergamoNews.it INTERNO

Bergamo. “Abbiamo firmato un contratto di lavoro, non di morte”: è uno dei cartelli comparsi tra la folla degli oltre 300 lavoratori e sindacalisti riuniti oggi pomeriggio in via Tasso a Bergamo, di fronte alla Prefettura, per partecipare a un presidio nel giorno dello sciopero generale. Proprio mentre era in corso la manifestazione, è avvenuto un nuovo infortunio mortale: nel primo pomeriggio un operaio albanese di 58 anni residente in provincia di Bergamo, a Martinengo, è rimasto ucciso, pare per un crollo o un cedimento in uno scavo edile a Piacenza (BergamoNews.it)

Ne parlano anche altri media

ANSA (Avvenire)

Lo ha fatto con presì davanti alle Prefetture di Perugia e Terni. Nella regione il maggior numero di incidenti - spiegano i sindacati - si registrano nell’edilizia. (LA NAZIONE)

Sono le prime stime fatte dal sindacato, che si prepara a un'altra manifestazione in programma a Roma il 20 aprile, e che oggi ha organizzato dei presidi locali anche a Udine, con la Uil davanti alla Prefettura del capoluogo friulano, e la Cgil davanti alla Regione. (Il Messaggero Veneto)

“La sicurezza non si tocca, la difenderemo con la lotta”: con questo slogan Cgil e Uil sono scese in piazza questa mattina (giovedì 11) per lo sciopero delle categorie degli edili e dei metalmeccanici, la più colpite da morti bianche, cioè da incidenti sul lavoro. (La Stampa)

In piazza Libertà ci sono tutti i settori: commercio, industria, chimici, agroalimentare, tessili, servizi, bancari, edili, comunicazione e pensionati. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

«Una vera e propria guerra civile». (corriereadriatico.it)