Bonus Cashback, chiuse le procedure per i rimborsi: il motivo

Consumatore.com ECONOMIA

Da oggi, primo marzo 2021, si chiude del tutto la fase di sperimentazione del bonus Cashback.

I rimborsi per le transazioni effettuate dall’8 al 31 dicembre 2021, infatti, dovevano essere erogati entro il mese di febbraio.

Per tale motivo, l’azienda pubblica ha decretato come chiuso il periodo di sperimentazione del bonus Cashback.

Con il mese di febbraio si è chiusa la finestra per ricevere i rimborsi, relativi al periodo di Natale, del bonus Cashback. (Consumatore.com)

La notizia riportata su altri giornali

Ma per i benzinai è un salasso perché su ogni transazione pagano la commissione, senza contare l'enorme numero di rotolini di carta per scontrini che devono cambiare ogni giorno. Decine di transazioni con la carta di credito per mettere solo 10 euro di benzina. (LA NAZIONE)

In molti hanno deciso di approfittare della possibilità ed, a fronte di una spesa di circa 30 euro per un POS come quello di SumUp, stanno asfaltano chi partecipa in maniera limpida al programma Cashback Per i primi 100.000 che, entro il 30 giugno 2021, avranno effettuato il maggior numero di operazioni, ci sarà anche un super premio di 1.500 euro in palio. (Computer Magazine)

editato in: da. La sensazione – piuttosto netta – è che il cambio di passo rispetto alla precedente esperienza di Governo targata Conte sia evidente. COS’E IL CASHBACK – Più di 3 milioni di persone raggiunte, oltre 222 milioni di rimborsi per un importo in media di 69 euro a testa. (QuiFinanza)

COS’E IL CASHBACK – Più di 3 milioni di persone raggiunte, oltre 222 milioni di rimborsi per un importo in media di 69 euro a testa. Proprio ieri, primo marzo, in arrivo il rimborso di Stato del 10% sulle spese effettuate (entro la soglia di 150 euro), accreditato sul conto corrente. (QuiFinanza)

Il bonus bancomat, infatti, non sarebbe propriamente in linea con le direttive arrivate da Bruxelles per ottenere gli oltre 200 miliardi di euro del Recovery fund. (The Italian Times)

Per fare in modo che il documento ufficiale sia approvato, i provvedimenti non in linea con i parametri europei potrebbero essere aboliti. La Stampa del primo marzo ha sottolineato come l’esecutivo abbia a disposizione solo altri 15 giorni per modificare il testo del Recovery Plan. (Consumatore.com)