L’ora di un sovranismo pragmatico, ma la riduzione del danno non è una strategia

L’ora di un sovranismo pragmatico, ma la riduzione del danno non è una strategia
Nicola Porro ESTERI

Come da previsioni il 2024 sarà un anno di grandi cambiamenti, tra elezioni presidenziali Usa, elezioni europee ed una geopolitica tra Est Europa, Medio Oriente, non dimenticando il Pacifico, in continuo subbuglio. I vari attori con i loro posizionamenti sono in piena attività nei principali continenti: la recente uscita pubblica di Mario Draghi non è che l’ultima di una serie di messaggi, elaborazioni strategiche, azioni, tra le varie correnti di pensiero che percorrono un Occidente in grande travaglio esistenziale. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altri giornali

Le prossime elezioni rivestono una valenza politica straordinaria (Livesicilia.it)

Sovranisti in Europa. Quali spazi? Quanti amici?

Persino Fratelli d’Italia, per lungo tempo, insieme alla Lega, baluardo del Sovranismo italiano, una volta approdata a Bruxelles ha smussato toni e battaglie, allineandosi agli USA e alla NATO per numerose istanze, Russia compresa. (Rete55)