Italia e altri Paesi a Ue, tutelare consumatori dal caro prezzi dell'energia

Il Messaggero ECONOMIA

Con questo schema, messo nero su bianco in due distinti documenti, si apre questa mattina il Consiglio Ue dei ministri dell'energia: sul tavolo il caldissimo dossier della crisi dei prezzi energetici, che continua a non affievolirsi.

Sono le proposte di Italia, Francia, Spagna, Romania e Grecia per affrontare il caro prezzi del mercato dell'energia e contenute in un 'non paper' presentato oggi alla riunione dei ai ministri Ue. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nel 2019 l'Italia si conferma prima in Unione Europea per l'evasione Iva in valore nominale, con perdite per lo Stato di 30,1 miliardi di euro, mentre è quinta per il maggior divario tra gettito previsto e riscosso con il 21,3%, dietro solo a Romania (34,9%), Grecia (25,8%), Malta (23,5%) e Lituania (21,4%). (Il Giorno)

Sebbene il divario Iva complessivo sia migliorato tra il 2015 e il 2019, non sono ancora note la piena portata della pandemia di Covid-19 sulla domanda dei consumatori né di conseguenza le entrate Iva nel 2020 Foggia, 02/12/2021 (AGI) – Nel 2019 l’Italia ha perso oltre 30 miliardi di entrate Iva a causa dell’evasione, classificandosi prima in Ue per valore nominale e quindi per divario (21,3% entrate Iva mancanti). (StatoQuotidiano.it)

Queste sono perdite inaccettabili per i bilanci nazionali e significano che la gente comune e le imprese sono lasciate a raccogliere il deficit attraverso altre tasse per pagare i servizi pubblici vitali Dal rapporto della commissione europea risulta che nel 2019 l’Unione ha perso 134 miliardi di euro. (Corriere della Sera)

Se venisse considerata tale nella tassonomia europea significherebbe nessuna speranza di rispettare l’accordo di Parigi”. Lo dicono i Fridays for future Italia facendo presente che “il governo ci vuole condannare a un mondo invivibile”. (LaPresse)

E' quanto emerge dal rapporto sull'Iva della Commissione Ue che sottolinea come l'Unione abbia perso 134 miliardi nel 2019, in miglioramento rispetto al 2018 ma con l'incognita della portata della pandemia di Covid-19 sulle entrate Iva per il 2020 (Il Messaggero)

L’Italia nel 2019 ha tuttavia fatto segnare un miglioramento, grazie a fatturazione elettronica e split payment: il gap tra gettito previsto e introiti effettivi si è ridotto dal 24,5% al 21,3%, mentre il danno economico è passato da 35,4 miliardi a 30,1 miliardi. (Il Fatto Quotidiano)