Ebrei e musulmani insieme: «No a parole d'odio in Università»

Avvenire ESTERI

La tende dei collettivi studenteschi all'Università di Bologna - Fotogramma «Noi ci accampiamo, voi non accampate scuse». Lo slogan a effetto scelto dai collettivi dell’Università di Bologna spiega molto bene l’ultima mobilitazione pro-Gaza, con tanto di tende fuori dall’ateneo e presidi permanenti, ma è soprattutto la retorica anti-Israele a preoccupare. C’è un fronte comune che lega il capoluogo emiliano alla Sapienza di Roma - dove ieri si è svolta all’aperto un’assemblea pubblica di chi chiede di boicottare gli accordi con gli atenei di Tel Aviv - e alla Bicocca di Milano, che ha indicato il modello: la Columbia University. (Avvenire)

Su altre testate

Questo articolo sulla Columbia University è pubblicato sul numero 20 di Vanity Fair in edicola fino al 14 maggio 2024. (Vanity Fair Italia)

Gw Hatchet, il giornale studentesco dell'università, ha detto che gli agenti hanno dato un terzo ed ultimo avvertimento ai manifestanti intorno alle 3.30 affermando che tutti coloro che fossero rimasti nell'accampamento sarebbero stati arrestati. (Tiscali Notizie)

4 A cura di Valerio Papadia (Fanpage.it)

Nei prestigiosi college universitari come Columbia University, Emory e il City College di New York, migliaia di studenti che protestano contro la guerra a Gaza si sono accampati e rifiutano di andarsene fino a quando gli organi amministrativi delle università non avranno soddisfatto le loro richieste, che si concentrano in gran parte sul disinvestimento dalle aziende che intrattengono rapporti commerciali con Israele. (Gambero Rosso)

Alcuni attivisti pro Palestina hanno sistemato delle tende da campeggio allestendo un accampamento nel cortile della sede di Porta di Massa dell'Università degli studi di Napoli Federico II. (La Repubblica)

«Mesi di agitazione e mobilitazione non hanno scalfito la posizione della rettrice Antonella Polimeni che continua a rifiutare un incontro pubblico, sfuggendo al dialogo con le studente». Gli studenti ribadiscono le loro richieste: «Ciò che vogliamo è il boicottaggio accademico - dicono - chiediamo l'interruzione di tutti gli accordi con il regime sionista e con l'industria di guerra. (Il Sole 24 ORE)