Ambiente svenduto, a Taranto al via l'appello per i Riva per il disastro Ilva. Assente Vendola

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Si è aperto oggi nell'aula bunker della vecchia sede della Corte d'Appello di Taranto il processo d'appello per l'inchiesta "Ambiente svenduto". Al centro il presunto disastro... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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Si sono accesi questa mattina nell’aula bunker della vecchia sede della Corte d’Appello del quartiere Paolo VI, i riflettori del secondo atto del processone “Ambiente svenduto”, con al centro il disastroso inquinamento di natura industriale di Taranto (quotidianodipuglia.it)

L’attività è inserita recentemente nel più ampio quadro di iniziative a tutela della salute e dell’ambiente previste dal Programma di Interventi sui Siti Contaminati nell’ambito del Piano Nazionale Complementare al PNRR, che coinvolge 14 regioni e 22 SIN, coordinato dalla Regione Puglia. (StatoQuotidiano.it)

Si è aperto oggi nell’aula bunker della vecchia sede della Corte d’Appello di Taranto il processo d’appello per l’inchiesta "Ambiente svenduto". Al centro il presunto disastro ambientale causato dall’ex Ilva durante la gestione Riva. (La Repubblica)

Attivisti per Assange col volto coperto dalla maschera “armati” di secchi, colla e scope, hanno attaccato i manifesti sull’edicola che riportavano scritte: “Julian Assange è un giornalista? “Collateral Murder“, “Stop war on journalism”… A fianco dell’edicola anche un uomo con un cartello attaccato al collo insieme agli altri attivisti che si sono resi protagonisti della vicenda . (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La Corte d'assise d'appello è presieduta dal giudice Antonio Del Coco, affiancato dal giudice Ugo Bassi e dalla giuria popolare. E' iniziato nell'aula bunker della vecchia sede della Corte d'Appello di Taranto il processo d'appello originato dall'inchiesta chiamata 'Ambiente svenduto' per il presunto disastro ambientale causato dall'ex Ilva durante la gestione della famiglia Riva. (Il Messaggero Veneto)

È questa la prima questione su cui dovrà esprimersi la Corte per dare il via al nuovo grado di giudizio sulle emissioni velenose dell’ex Ilva che il 31 maggio 2021 portò a numerose condanne nei confronti della famiglia Riva, ex proprietaria della fabbrica, dei dirigenti e di alcuni esponenti della politica locale e regionale. (La Gazzetta del Mezzogiorno)