Mercati in profondo rosso, cali di oltre il 4%. Ftse Mib al test pericoloso dei 22.000 punti

Finanzaonline.com ECONOMIA

Gli indici europei segnano perdite di oltre il 3%, con Francoforte giù di più di 4 punti percentuali.

Il Ftse Mib segna una flessione di circa il 3 per cento, con tutti i titoli in rosso.

Dopo aver infranto il supporto statico dei 23.000 punti, l’indice tenta il break anche della fascia di prezzo collocata tra 22.300 e 22.000 punti.

Secondo l’ultimo aggiornamento, in Italia si contano 650 persone contagiate, di queste, 17 persone sono decedute e 45 persone guarite. (Finanzaonline.com)

Su altri media

I mercati cinesi, in particolare, stanno ampliando le perdite e crollano sui timori dell'epidemia del coronavirus: l'indice Composite di Shanghai cede il 2,84%, a 2.906,36 punti, mentre quello di Shenzhen perde il 3,60%, a quota 1.826,84. (RSI.ch Informazione)

Vola lo spread Si profila un venerdì nero per l'Europa, all'indomani del nuovo crollo di Wall Street. Nel corso della seduta era scivolato sotto la soglia della correzione anche il Dow Jones (minimo a -12%), successivamente risalito. (Il Sole 24 ORE)

“Focolai limitati, simili a quelli in Italia, sono possibili in molti Paesi provocando quarantene e influenzando negativamente il clima di fiducia”. Ancora rialzi per lo spread tra Btp e Bund, salito oggi di oltre 10 punti percentuali a 163,5 punti base. (Yahoo Finanza)

Giù del 5,1% Eni che, nel giorno del piano strategico, tocca i minimi in Borsa dal 2000. Pesante scivolone per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha concluso la seduta in calo del 3,5% dopo aver sfiorato un ribasso di cinque punti percentuali, l'Ftse All share è in discesa del 3,4%. (Il Mattino)

“Crediamo che nel medio/breve periodo le pressioni ribassiste legate alle difficoltà globali per contenere la diffusione del coronavirus possano rimanere molto forti, spingendo i prezzi dell’indice italiano verso i 20.000 punti – sostiene Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia – La flessione potrebbe essere ancora più profonda, nel caso in cui l’Oms decidesse di definire il Covid-19 pandemia, decisione che attiverebbe i costosi protocolli di contenimento per la diffusione del virus”. (Finanzaonline.com)