Pensioni, in Italia sfiorano i 18 milioni

il Fatto Nisseno INTERNO

Sono oltre 17,7 milioni le pensioni in Italia al 1° gennaio 2024, di cui 13,6 milioni previdenziali e 4,1 milioni assistenziali. Lo rende noto l’Inps. L’importo complessivo annuo è pari a 248,7 miliardi di euro. Il 47,1% delle pensioni e il 62,4% degli importi in pagamento è in carico alle gestioni dei dipendenti privati: quella di maggior rilievo è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,3% delle pensioni. (il Fatto Nisseno)

Ne parlano anche altre fonti

Come sappiamo l’INPS effettua con regolarità i controlli per verificare che i beneficiari dell’Assegno di Inclusione siano in regola. In realtà l’INPS effettua controlli su tutte le situazioni dei nuclei familiari, ad esempio per erogare correttamente l’Assegno Unico, o le pensioni o gli assegni di invalidità. (InformazioneOggi.it)

Considerando le prestazioni di invalidità civile vigenti all’1.1.2024 per composizione dell’importo, il numero è di 629.641 sole pensioni, 1.868.283 sole indennità e 400.015 pensioni e indennità di accompagnamento insieme, per un totale complessivo di 2.897.939 invalidi civili. (Italia chiama Italia)

I trattamenti d’anzianità o anticipati assorbono il 37,1% delle pensioni private erogate dall’Inps a tutto il 1° gennaio 2024 mentre quelli di natura assistenziale rappresentano una fetta pari al 23,3 %. (Il Sole 24 ORE)

Per una spesa complessiva di circa 248,7 miliardi di euro. Sono solo alcuni dei numeri dell’ultimo monitoraggio sui trattamenti previdenziali e assistenziali erogati dall’Inps. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In Italia, a inizio 2024, l’Inps ha registrato 17,7 milioni di pensioni attive, escluse quelle degli ex dipendenti pubblici e dei giornalisti per una spesa di 248 miliardi di euro e un’incidenza di assegni sulla popolazione di 295,2 pensioni ogni mille abitanti. (Il NordEst Quotidiano)

Un peso dei trattamenti assistenziali sul totale delle pensioni erogate dall’Inps lievitato dell’11% negli ultimi 20 anni. E un’età media alla decorrenza degli assegni scesa da 69,5 a 67,9 anni tra il 2021 e il 2023. (NT+ Lavoro)