Sentenza Acerbi-Juan Jesus: perché dobbiamo saperne di più

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Premessa: la vicenda Acerbi-Juan Jesus deve essere analizzata parlando di giocatore X e giocatore Y, non contano i nomi, non contano le squadre di appartenenza, non conta il tifo e gli schieramenti e le prese di posizione ad esso legati. Non si può “inquinare” questo tema con il tifo, almeno questo no. Il principio sul quale si basa la sentenza Acerbi-Juan Jesus (leggi qui) va rispettato, in quanto cardine del diritto: non si può essere condannati senza prova. (Sky Sport)

Ne parlano anche altri media

Non ci sono riscontri probatori, audio e video che possano dimostrare l'insulto razzista denunciato da Juan Jesus nella gara tra Inter e Napoli a carico di Francesco Acerbi. La sentenza del giudice sportivo che si è espresso sull'accaduto è chiara. (fcinter1908)

Francesco Acerbi assolto per l'assenza di un "supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale". Insomma, nulla di particolarmente nuovo. E chi è rimasto sorpreso lo è stato perché, in questi giorni, aveva fatto disinformazione, portando a supporto dell'accusa esempi sbagliati nella sostanza e nella forma. (Fcinternews.it)

Un comunicato pieno di stupore e delusione, quello pubblicato poco fa dal Napoli sul suo sito ufficiale. Il club campano ha voluto rispondere alla decisione del tribunale sportivo di non squalificare il difensore dell'Inter Francesco Acerbi, accusato dal giocatore azzurro Juan Jesus di avergli rivolto un'offesa di stampo razzista. (Diretta)

L'edizione odierna del quotidiano La Repubblica, nello spazio riservato al calcio, ha fatto un focus sulla vicenda Acerbi-Juan Jesus. (AreaNapoli.it)

«Sì, zero giornate di squalifica». "È ancora in campo, Juan Jesus, per l'ultima parte dell'allenamento pomeridiano quando arriva da bordo campo la notizia: «Acerbi è stato assolto». (CalcioNapoli1926.it)

“Mi perdonerà, Francesco, se resto convinto che quella parola Juan Jesus non se la sia inventata. Capisco, tuttavia, che non potesse fare altro che cercare di evitare una squalifica con cui avrebbe chiuso la carriera in modo indegno”. (SPORTFACE.IT)