Russia, le banche occidentali pagano 800 milioni di euro in tasse al Cremlino. Ci sono anche Unicredit e Intesa Sanpaolo

Milano Finanza ECONOMIA

I principali istituti bancari europei e statunitensi presenti in Russia hanno versato in tasse più del triplo dello scorso anno. Un flusso finanziario che sostiene la stabilità economica del Paese, nonostante le pressioni derivanti dalle sanzioni (Milano Finanza)

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Risorse preziose per un Paese come la Russia, nel pieno di un gigantesco sforzo bellico nella sua aggressione all'Ucraina e alle prese con le sanzioni occidentali. Eppure, proprio dalle banche occidentali, da quelle Usa agli istituti europei, continua ad arrivare un flusso di cassa che alimenta la macchina da guerra di Vladimir Putin. (EuropaToday)

Due delle sette banche sono italiane: Unicredit e Intesa Sanpaolo. Le altre sono: Raiffeisen Bank International, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank e Otp.Tutte insieme, l’anno sc… (la Repubblica)

L’anno scorso le banche occidentali in Russia hanno pagato 800 milioni di euro di tasse al Cremlino. Non solo Intesa Sanpaolo. Tutte le putinate contro le banche estere in Russia (Start Magazine)

Solo nel 2023 sette istituti di credito – Raiffeisen Bank International, Unicredit, ING, Commerzbank, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e OTP – hanno pagato a Mosca 800 milioni di tasse. Secondo il Financial Times, lo scorso … (Il Fatto Quotidiano)

"Le più grandi banche occidentali rimaste in Russia hanno pagato al Cremlino più di 800 milioni di euro di tasse l'anno scorso, un aumento di quattro volte rispetto ai livelli prebellici, nonostante le promesse di ridurre al minimo la loro esposizione alla Russia dopo l'invasione su vasta scala dell'Ucraina". (Adnkronos)

800 milioni dalle banche occidentali in Russia Tradita dunque la promessa degli istituti di credito di ridurre al minimo l'esposizione in Russia dopo il 24 febbraio 2022, giorno in cui si mossero i carri armati con la Z. (QuiFinanza)