Cresce la povertà ma diminuiscono i beneficiari del nuovo «reddito». Ecco perché

Il Sole 24 ORE INTERNO

Nel 2023 l’incidenza delle persone in povertà assoluta si è attestata sui valori massimi del decennio, aumentando leggermente rispetto al 2022: sono oltre 2 milioni 234mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752mila individui non in grado di acquistare un paniere di beni e servizi considerati essenziali. Nello stesso anno si è anche ridotta la platea di beneficiari del Reddito di cittadinanza (limitato a sette mensilità per i percettori “occupabili”), che dal 1 gennaio 2024 è stato sostituito da due misure: l’Assegno di inclusione e il Supporto alla formazione e al lavoro, che però complessivamente garantiscono un sostegno economico ad un numero decisamente inferiore di persone in difficoltà. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

Ed è allarmante la crescita dei minori in povertà, ormai 1,3 milioni. Il 2023 ha segnato un record per la povertà in Italia. (Il Fatto Quotidiano)

L’incidenza di povertà assoluta individuale per i minori è pari al 14%, il valore più alto della serie storica dal 2014. Resta invariata l’intensità della povertà assoluta a livello nazionale (18,2%). (Vita)

Summa (Spi Cgil Basilicata): “Allarme povertà, le misure del Governo Meloni hanno fallito. È urgente che il prossimo governo regionale avanzi una proposta di legge che integri l’attuale misura del reddito di inclusione con ulteriore risorse regionali”. (Sassilive.it)

Non dobbiamo abituarci a una povertà elevata e strutturale. Sono i dati a dimostrarlo. (la Repubblica)

È quanto stima la Coldiretti sulla base dei dati del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead) in merito ai dati Istat sulla povertà assoluta nel nostro Paese. Tempo medio di lettura: < 1 minuto (Luino Notizie)

Pensiamo all’inadeguatezza, in alcuni contesti, della scuola e della formazione. Siamo il primo Paese in Europa per numero di Neet, cioè di giovani che non studiano né lavorano: investire sulla scuola significa ridurre i poveri del futuro. (Corriere della Sera)