Messa del Primo maggio del vescovo: «Ogni lavoro porta frutto quando è attento alle persone»

La Provincia di Cremona e Crema INTERNO

Nel giorno della Festa dei Lavoratori il vescovo Antonio Napolioni, come consuetudine, ha celebrato l’Eucarestia in una azienda del nostro territorio. Quest’anno la messa è stata presieduta presso la ditta Italcoppie Sensori di Malagnino e concelebrata assieme assieme a don Gianpaolo Maccagni, vicario episcopale per il clero e il coordinamento pastorale, don Paolo Fusar Imperatore e don Eugenio Pagliari, parroci di Malagnino, don Antonio Pezzetti, vicario zonale della zona pastorale 4 e don Maurizio Lucini, coordinatore dell’area pastorale “Con lo stile del servizio”. (La Provincia di Cremona e Crema)

La notizia riportata su altri media

“Il lavoro non è una merce. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

"Oggi noi non siamo fondati sul lavoro. Noi siamo oggi una società fondata sullo sfruttamento del lavoro e sulla precarietà del lavoro. E allora abbiamo bisogno di cambiarla, questa situazione", le parole di Maurizio Landini a Monfalcone sul palco del Primo Maggio. (Il Sole 24 ORE)

Là dove c’è una rivendicazione dei diritti costituzionali e su tutti il lavoro, fondamenta della Repubblica. In quattro parole: piazza della Repubblica, Monfalcone. (Il Piccolo)

La comunità si sta preparando al meglio per accoglierlo e venerarlo, è infatti tangibile l’entusiasmo nei preparativi per un evento unico nel suo genere e mai verificatosi prima d’ora. Il pellegrinaggio del simulacro e delle reliquie, è infatti iniziato lo scorso anno con sosta in altri comuni della provincia. (Tarantini Time Quotidiano)

I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil riuniti in occasione del Primo Maggio a Monfalcone. “Oggi non siamo una Repubblica fondata non sul lavoro ma sullo sfruttamento e sulla precarietà. Dobbiamo cambiare questa situazione” ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco del 1 maggio sindacale, quest’anno a Monfalcone. (LAPRESSE)

Una festa che ricorda le vittime e gli infortuni sul lavoro, in aumento e, al contempo, auspica zero morti sul lavoro come imprescindibile elemento di civiltà ed umanità. Alla festa del Primo maggio sono intervenuti Nicola Zacchetti, Consigliere dell’ANMIL, Roberto Barbaglio per l’Amministrazione Provinciale, il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi e la Segretaria Generale della Cgil di Cremona, Elena Curci, insieme a Ivan Zaffanelli, Segretario della Cisl e Germano Denti, della Uil. (CremonaOggi)