Istat: commercio aprile in frenata, cresce solo alimentare

LA STAMPA Finanza ECONOMIA

E' quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'sulle vendite al dettaglio,, che evoidenzia, nel mese di aprile, un aumento congiunturale delle vendite al dettaglioe un caloSono(+0,9% in valore e +0,6% in volume) mentre quelle dei(-0,4% in valore e -0,7% in volume).le vendite al dettaglio cresconoe calanoAndamenti simili caratterizzano i beni alimentari, le cui vendite aumentano in valore dell‘1,6% e diminuiscono in volume dello 0,9%, e i beni non alimentari (rispettivamente +0,7% in valore e -0,7% in volume). (LA STAMPA Finanza)

La notizia riportata su altri media

Lo rileva l’Istat che evidenzia, a livello tendenziale, un aumento delle vendite in valore (+3,2%) a cui si contrappone un calo di quelle in volume (-4,8%). In calo i prodotti non alimentari, (-0,4% in valore e +0,7% in volume). (Economy Magazine)

Commercio, in aumento le vendite di beni alimentari (Verità e Affari)

“Continuiamo ad assistere a un andamento dei consumi caratterizzato da due segni discordanti; se da un lato leggiamo in positivo il dato a valore, in parte influenzato ad aprile dalla ricorrenza della Pasqua, dall’altro dobbiamo registrare la debolezza dei volumi di vendita sui quali pesa l’effetto dell’inflazione – ha detto Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione – e il contesto economico sconta ancora una situazione di incertezza, confermata anche dal peggioramento del clima di fiducia dei consumatori, come rilevato a maggio da Istat, che condiziona le scelte delle famiglie. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Secondo i dati dell’Istat, il valore delle vendite al dettaglio è aumentato del 3,2% rispetto all’anno precedente, ma la quantità di beni acquistati è diminuita del 4,8%. Questa tendenza si è confermata anche a livello mensile, con un aumento dello 0,2% in valore e una diminuzione dello 0,2% in quantità. (Wall Street Italia)

Advertisement “Italiani restano a dieta forzata. Anche se per una volta su base congiunturale le vendite alimentari vanno meglio di quelle non alimentari, cosa inevitabile dopo mesi di digiuno visto che l’abitudine di mangiare non è ancora tramontata, su base annua prosegue il calo delle vendite alimentari in volume che dura ininterrottamente da gennaio 2022” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. (Agenpress)

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