MPS: nozze con Unicredit non sono l’unica opzione, si pensa al piano B

Wall Street Italia ECONOMIA

Nuovo colpo di scena nella vicenda di MPS, a un mese dalla chiusura della trattativa con Unicredit, che dovrebbe decidere la sorte della banca senese e spunta un piano B. Mps, spunta il piano B. Secondo quanto riporta La Stampa, fonti governative avrebbero dichiarato che, sul dossier Mps, “la situazione è diversa dal 30 luglio, quando Unicredit, era l’unica strada percorribile.

Adesso non è più così”, aggiungendo che tutto rimarrà però “congelato fino alle elezioni” amministrative del 3 e 4 ottobre. (Wall Street Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Delle suddette 7.000 risorse in eccesso, 4-5.000 deriverebbe dall’eccesso di personale presenti nelle filiali (pari in media a 15 persona su un totale di 1.400 sportelli). Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dello 0,8% a 1,08 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,3 per cento (Il Cittadino on line)

Sempre La Stampa ha parlato di un Tesoro che sarebbe al lavoro per creare un piano B per la banca". Banco Bpm arriva a 114 mila, Credem a 103 mila, Bper a 88 mila (Finanza.com)

“La causa dei problemi di Mps è da attribuire alla privatizzazione“. Una candidatura che arriva sull’onda e il seguito del capo del partito, il senatore Gialuigi Paragone, “l’unico politico che ha accolto la nostra causa” spiega Aurigi. (RadioSienaTv)

Mattinata di fisiologico rimbalzo per Unicredit, dopo la pesante correzione di ieri che si è arrestata proprio in corrispondenza del gap lasciato aperto il mese scorso attorno a 10,18 euro: la ricopertura di questo vuoto di prezzo rappresenta probabilmente l’unico aspetto positivo della caduta, ma ora il titolo dovrà dimostrare di poter allentare la pressione dal supporto in are 10,05-10, onde evitare un’ulteriore accelerazione ribassista. (Milano Finanza)

Mps, le ragioni dello sciopero. Le ragioni della protesta, spiegano i sindacati della banca senese, che effettueranno tre presidi a Roma, Milano e Bari, sono l’esclusione dei rappresentanti di 21mila addetti del gruppo bancario senese dalla discussione in corso sulle sorti del gruppo. (Wall Street Italia)

E qui la Ruocco citava la Banca Popolare di Bari per creare una banca con forte presenza al sud. Questa operazione costerebbe allo Stato molto meno della cessione di Mps a Unicredit e darebbe vita a un polo bancario dedicato all’economia reale”. (Finanzaonline.com)