Udine, in ospedale non diminuiscono i ricoveri e i reparti sono ancora pieni a causa del Covid

Il Messaggero Veneto ECONOMIA

«Serve qualche settimana», analizza Carlo Tascini, direttore della clinica di malattie infettive del Santa Maria della Misericordia.

Nelle Malattie infettive non ci sono posti liberi da novembre. UDINE.

Nel nosocomio udinese le terapie intensive Covid e il reparto di Malattie infettive restano pieni, in condizioni generali non troppo diverse rispetto a quelle di un paio di settimane fa.

Questo significa però che le persone arrivano in Pronto soccorso per patologie comunque impegnative, con una netta riduzione invece dei codici meno gravi». (Il Messaggero Veneto)

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Ma ci vorrà tempo perché gli effetti si sentano sugli ospedali: i ricoveri rimangono praticamente stabili: 63 persone, per l'ultimo rilevamento, in terapia intensiva, solo qualche unità in meno in due settimane, e siamo ancora sopra i livelli di guardia. (TGR – Rai)

Il conducente, di nazionalità slovena, era riuscito autonomamente a mettersi in salvo, uscendo dall'abitacolo. Alle 3 e mezza circa, con il recupero del veicolo, è stata ripristinata la viabilità sulla statale 54. (Telefriuli)

I decessi complessivamente ammontano a 2.243, con la seguente suddivisione territoriale: 520 a Trieste (+1), 1.061 a Udine (+7), 511 a Pordenone (+5) e 151 a Gorizia. Sono inoltre 1.253 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 114 casi (9,1%). (TriestePrima)

Ad annunciarlo è il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi al termine del vertice tenutosi oggi 24 gennaio con la task force che sta seguendo il piano vaccinale in Friuli Venezia Giulia. (Il Piccolo)

Lo comunica il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Sul fronte del Sistema sanitario regionale (Ssr), da registrare nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale le positività al Covid di un assistente tecnico, un infermiere, due amministrativi, un ausiliario e un operatore socio sanitario. (TriestePrima)

"Per quanto riguarda, infine, la prosecuzione del programma di vaccinazioni in regionequesti numeri – spiega Riccardi - ci permetteranno di riaprire le agende per somministrare la prima dose alle persone a cui non è stata ancora inoculata, operazione quest’ultima che potrà avvenire nella seconda settimana di febbraio". (Telefriuli)