L'addio a Giuliano Vangi. Lo scultore taciturno innamorato della Versilia: "Ci ha insegnato tanto"

Era uno degli artisti più silenziosi e riservati che abbiano mai messo piede a Pietrasanta e in Versilia. Lontano dalla mondanità e dai riflettori. Anche quelli di un semplice bar. A differenza di Botero, Mitoraj e – tra i big ancora in vita – Theimer e Finotti, che spesso e volentieri si sono concessi un caffè nei locali di piazza Duomo, Giuliano Vangi era di quelli che raramente si facevano vedere in giro. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altri giornali

Una congiunzione temporale imprevedibile ma che rende ancora più stringente l’impegno sottoscritto da Comune e Fondazione Carifano in un apposito protocollo del gennaio 2021 di riservare alle opere dello scultore uno spazio prestigioso della città con cui aveva spesso interagito e alla quale era legato da un sincero rapporto affettivo sintetizzato efficacemente dalla “Concordia” di piazza Amiani. (corriereadriatico.it)

La loro grandezza è stata favorita, potenziata dalla loro maturità. Perché per Vangi, come per Pollini rispetto a Mozart e a Beethoven, si è trattato di reinterpretare la grande scultura di Giovanni Pisano, di Arnolfo di Cambio, di Tino di Camaino, di Jacopo della Quercia, di Donatello, di Michelozzo, di Michelangelo. (ilGiornale.it)

Quando l’Amministrazione fanese dovette indicare un artista di fama internazionale per abbellire la piazza che la città gemellata di Rastatt nel 1991 volle dedicare alla Città della Fortuna si pensò a Giuliano Vangi che realizzò "L’incontro", l’appuntamento cioè tra due giovani innamorati, proprio come le due città gemelle. (il Resto del Carlino)

Luca Conti, Amministratore delegato di E.ON Italia, in occasione dell'inaugurazione del Biodiversity Lab di Giussano, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: (Il Giornale d'Italia)

Martedì scorso, 26 marzo, è scomparso a Pesaro Giuliano Vangi, artista e scultore di fama internazionale che per alcuni anni aveva vissuto anche a Varese. (varesenews.it)

Come l’onorevole, nonché artista ed ex sottosegretario al ministero dei beni e delle attività culturali, Carlo Carli, il quale lancia la proposta di un museo intitolato a Vangi. Chi non potrà andare lo ricorda comunque con enorme affetto e riconoscenza. (LA NAZIONE)