Tremano camorra e colletti bianchi: si è pentito il superboss Sandokan

Il Fatto Vesuviano INTERNO

Dopo 26 anni di silenzio e segreti, Francesco Schiavone, noto come “Sandokan” e tra i fondatori del temuto clan dei Casalesi, ha deciso di compiere un passo fondamentale nella lotta alla criminalità organizzata: il pentimento e la collaborazione con la giustizia. Questa decisione ha sorpreso molti, considerando il lungo periodo di tempo trascorso dall’arresto del boss di camorra. La notizia del pentimento di Schiavone ha confermato ciò che già da tempo si vociferava, ma solo il 28 marzo è arrivata l’ufficialità. (Il Fatto Vesuviano)

Su altre fonti

Furono preziose le intercettazioni, anche se all'epoca la qualità non era altissima». Sergio Sellitto oggi ha 63 anni ed è un dirigente dell'Interporto Campano. «Era l'11 luglio 1998 e dopo otto mesi di indagini scattò l'operazione "Yanez". (Corriere)

Il pentimento del boss, anticipato da un quotidiano locale, Cronache di Caserta, e’ confermato all’AGI da fonti degli inquirenti. Uomini delle forze dell’ordine avrebbero gia’ proposto a parenti del capoclan di entrare nel programma di protezione. (il Fatto Nisseno)

Ora Francesco “Sandokan”, così soprannominato per i capelli lunghi e la presunta somiglianza con l’attore Kabir Bedi (ma lui ha sempre odiato il paragone), si è pentito davvero. Complice forse la malattia al tumore che da tempo lo affligge, si è pentito il fondatore della cosca che ha ridisegnato la mappa criminale del clan dei Casalesi e scritto la storia della Camorra lasciandosi dietro una lunga scia di sangue nell’agro aversano tra gli anni ’80 e ’90. (TERRANOSTRA | NEWS)

Sandokan si è pentito. Cafiero de Raho, parlamentare del Movimento 5 stelle, vicepresidente della Commissione Giustizia ed ex Procuratore Nazionale Antimafia, da pubblico ministero, rappresentò l'accusa anche nel processo Spartacus contro il clan dei Casalesi, che costò l'ergastolo proprio per Schiavone, accusato di sei omicidi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Francesco Sandokan Schiavone ha «condannato a morte» Roberto Saviano, Rosaria Capacchione e in ultimo Marilena Natale. Il boss di Casapesenna Michele Zagaria, invece, Sandro Ruotolo. (Corriere)

Il super pentito era a capo di una delle cosche più temibili nella galassia della criminalità organizzata, quella dei casalesi: quali segreti può svelare? Poi, la politica: dalle candidature europee del Pd, che fanno ribollire i malumori interni, ai nuovi sondaggi, con la Lega in crisi. (Repubblica TV)