Un morto sul lavoro ogni sei ore. Ma nessuno si indigna

Necrologi INTERNO

L’intera Italia stavolta si è fermata. A scioperare contro le morti sul lavoro c’erano veramente tutti, dagli operai ai rider, dal terziario agli edili, i portuali, i metalmeccanici, gli autotrasportatori, i pensionati e i giovanissimi. Con un tasso di partecipazione del 99,9%, si può dire che la macchina produttiva del Paese si sia realmente bloccata per pretendere all’unisono il diritto alla sicurezza e alla dignità, acclamato finalmente come una premessa necessaria e innegabile. (Necrologi)

Se ne è parlato anche su altri media

Un corteo con più di un centinaio di persone ha sfilato per le vie di Torpignattara per arrivare al Quadraro a Roma in solidarietà con il popolo palestinese e per rivendicare le lotte sindacali e contro la precarietà del lavoro in occasione del primo maggio, giornata dei lavoratori. (Corriere TV)

Dario Furnari, Usb Firenze: "Diciamo basta agli omicidi sul lavoro" Per il 1° maggio i sindacati di base hanno organizzato un corteo a Firenze con partenza dal cantiere per la costruzione di un nuovo supermercato in via Mariti, dove lo scorso 16 febbraio 5 operai persero la vita a causa di un crollo. (Repubblica TV)

Il lavoro é dignità, il lavoro è un principio costituzionalmente garantito, il lavoro non può essere mai una causa di morte. Oggi, nel giorno della festa dei lavoratori, un pensiero va a tutte le persone -e alle loro famiglie- che lavorando per rendere migliore questo Paese hanno perso la vita. (CatanzaroInforma)

ITALIA – Ogni giorno, in molte parti del mondo, diversi perdono la vita sul posto di lavoro a causa di negligenze nella sicurezza. (NewSicilia)

Ma a Firenze la ferita su via Mariti – dopo lo scorso 16 febbraio persero la vita cinque operai – è ancora profonda. Festa del lavoro. (LA NAZIONE)

I manifestanti, un migliaio circa, si sono dati appuntamento davanti al cantiere Esselung… (La Repubblica Firenze.it)