Il vescovo No Vax accoltellato sull'altare. A Sydney fermato l'aggressore: ha 15 anni

ilGiornale.it ESTERI

La prima coltellata ha raggiunto padre Emmanuel in pieno volto. Poi, tra l'incredulità dei fedeli, l'aggressore, un ragazzino di 15 anni, ha colpito altre cinque volte prima di scagliarsi su chi ha salvato la vita al religioso. Ad appena tre giorni dal massacro al centro commerciale Westfield, l'Australia, ma soprattutto Sydney, è tornata a vivere l'incubo dell'assalto all'arma bianca perpetrato da uno squilibrato. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'arcivescovo di Sydney Anthony Fisher ha messo in guardia dalla paura e dalle ritorsioni dopo l'attacco: "Una tale violenza aperta nei luoghi di culto, che sono considerati luoghi di pace, è scioccante", ha detto Fisher in una dichiarazione di martedì. (ACI Stampa)

L'attacco è avvenuto poco dopo le 19 ora locale (le 11 italiane). Il vescovo Mar Mari Emmanuel è stato accoltellato insieme ad alcuni fedeli durante la messa nella chiesa di Christ The Good Shepherd a Wakeley, nella zona sudoccidentale di Sydney, in Australia (La Nuova Sardegna)

Per Elon Musk si tratta di censura. Il patron di Tesla ha spiegato in un tweet che farà ricorso contro l’ordine, emesso dal tribunale australiano, di rimuovere dalla sua piattaforma X i video dell'attacco nella chiesa di Sidney, in cui si vede il vescovo Mar Mari Emmanuel che viene pugnalato. (Sky Tg24 )

Elon Musk accusa l’Australia di censura per il video dell’attacco in una chiesa a Sidney. Il premier replica: “È un miliardario arrogante”

Una reazione che ha provocato la replica del premier australiano, Anthony Albanese, che ha definito Musk un “miliardario arrogante” che si considera al di sopra della legge ed è fuori dal mondo. È scontro aperto tra Elon Musk e l’Australia. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo l'attacco terroristico in una chiesa in Australia, mons. Fisher (vescovo di Sydney) invita tutti alla calma e a non perdere fede e speranza (In Terris)

Diverse le persone coinvolte e ferite durante l’aggressione. Un video, diffuso sui social e ripreso dai media australiani ha fatto rapidamente il giro del mondo. (Nicola Porro)