Altro che Reddito di cittadinanza, le imprese si contendono e premiano chi lavora bene

Nicola Porro INTERNO

Altro che Reddito di Cittadinanza a tutti come vorrebbe l’eresia della decrescita felice dei Cinquestelle. Non solo, chi è preparato e si impegna un lavoro in Italia lo trova ma le aziende se lo strappano di mano. Perlomeno nel nord del Paese. La spia quanto sta accadendo si accesa sul pannello di controllo dell’Inps e registra l’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato con meno di 60 anni che si sono dimessi volontariamente, perché hanno trovato uno stipendio più elevato o un comunque una migliore qualità della vita. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altri giornali

Archivio (Avvenire)

Una recente indagine realizzata dalla Cgia di Mestre sul mercato del lavoro in Veneto ha riferito che nella nostra regione le aziende si "rubano" a vicenda i dipendenti più bravi. Stando a quanto evidenziato dall'Associazione degli Artigiani e delle Piccole Imprese di Mestre, nel giro di una settimana circa il 56% dei lavoratori veneti trova una nuova occupazione. (Prima Venezia)

Seguono la Provincia Autonoma di Bolzano e il Veneto, mentre subito dopo troviamo la Provincia Autonoma di Trento, il Piemonte e la Valle d'Aosta. (QuiFinanza)

Male al Mezzogiorno ad eccezione della Sardegna. In Lombardia la qualità del lavoro e, conseguentemente, il benessere aziendale è al top. (Il Lametino)

Al Nord le imprese si «rubano» i dipendenti più bravi e per frenare il fenomeno, rileva la Cgia, le piccole e medie imprese lavorano per aumentare il grado di benessere aziendale. Al Sud questa esigenza è meno avvertita e la Sicilia, in particolare, è in coda alla classifica della qualità della vita lavorativa. (Giornale di Sicilia)

PER LA qualità del lavoro e, conseguentemente, il benessere aziendale la Basilicata ha il primato negativo in Italia. non hanno eguali nel resto del Paese. E’ il triste quadro che emerge dall’analisi condotta dall’Ufficio studi della Cgia – l’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre – che ha ottenuto questo score mettendo a confronto 8 indicatori, prevalentemente di natura qualitativa, che sono stati “estrapolati” dal rapporto Bes (Benessere equo sostenibile), presentato qualche settimana fa dall’Istat. (Quotidiano del Sud)