Elon Musk, la nuova sfida: "Entro 6 mesi il chip nel cervello umano". Cos'è Neuralink e a cosa serve

Elon Musk, al centro delle polemiche nelle ultime settimane per i primi provvedimenti adottati da nuovo “boss” di ‘Twitter’, è già pronto a lanciare la sua nuova sfida imprenditoriale. L'annuncio di Elon MuskCos'è Neuralink e a cosa serveNeuralink e Synchron L’annuncio di Elon Musk In occasione di un evento organizzato appositamente per aggiornare il pubblico sul suo ultimo progetto chiamato Neuralink, Elon Musk ha annunciato: “Mi aspetto che entro 6 mesi il primo device di Neuralink sia sperimentato su un essere umano”. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Del resto come racconta Mark O’Connell nell’inquietante e preziosissimo Essere una macchina (Adelphi) Musk è da parecchio tempo – almeno vent’anni e senza risultati significativi – che rimesta nella questione cercando di diventare il primo al mondo ad installare microchip artificiali sostanzialmente privi di impellenti utilità nel cervello umano. (Il Fatto Quotidiano)

Chip impiantati nel cervello dell’homo sapiens. Elon Musk, proprietario anche di Neuralink, ha annunciato di aver inviato tutti i documenti all’Authority sanitaria Usa, la Fda, per chiedere l’autorizzazione ai trial clinici. (Corriere della Sera)

Il primo chip Neuralink sarà impiantato in un cervello umano nel 2023, Elon Musk ne è certo. Il proprietario di Twitter, attualmente in attesa dell’approvazione della FDA, si appresta a cambiare ancora una volta il mondo. (Player.it)

Nel racconto del nuovo testamento secondo gli evangelisti Dio si fa uomo e compie miracoli: restituisce la vista, guarisce dalla paralisi, richiama alla vita con la resurrezione. (la Repubblica)

Elon Musk continua a far parlare di sé, ma questa volta non a causa di Tesla, Twitter o SpaceX, ma riguardo alcune sue recenti dichiarazioni su Neuralink, l’azienda da lui creata nel 2016, che si occupa di tecnologia sanitaria. (Finanzaonline.com)

Non smette di stupire Elon Musk. L’istrionico imprenditore questa volta sorprende sostenendo che la sua società di impianti cerebrali Neuralink potrebbe iniziare i test sull’uomo entro sei mesi. (Wall Street Italia)