Ue, la scossa di Draghi prima del vertice: "Proporrò cambiamenti radicali"

LAPRESSE ECONOMIA

L'ex premier davanti ai protagonisti del mondo sociale e i vertici europei nella Conferenza sul Pilastro europeo dei diritti sociali “Abbiamo bisogno di un’Ue adatta al mondo di oggi e di domani. E quindi quello che propongo nella relazione che il Presidente della Commissione mi ha chiesto di preparare è un cambiamento radicale, perché è ciò di cui abbiamo bisogno”. È quasi un manifesto quello che Mario Draghi enuncia davanti ai protagonisti del mondo sociale e i vertici Ue nella Conferenza sul Pilastro europeo dei diritti sociali. (LAPRESSE)

Su altri media

Su Affari italiani si scrive: «Le parole pronunciate dall'ex premier Mario Draghi sugli errori passati di Bruxelles e il futuro "nebuloso" alle porte confermano i grandi movimenti in vista delle prossime elezioni europee e sullo scacchiere politico del Vecchio Continente. (Tempi.it)

Tanto per cominciare, la sede era una fantomatica Conferenza ad alto livello sul pilastro europeo dei diritti sociali, riunita per firmare una altrettanto fantomatica Dichiarazione di La Hulpe sul futuro del pilastro europeo dei diritti sociali: non proprio il forte di Sua Competenza, l’affamatore di bambini greci. (Nicola Porro)

PUBBLICITÀ La campagna elettorale in vista delle europee di giugno ha tra i suoi interrogativi il possibile ritorno di Mario Draghi a un ruolo di prestigio nell'Ue. (Euronews Italiano)

Di seguito l'intervista di Mariastella Gelmini a "Il Messaggero" L’ex premier è sceso in campo? (Azione)

Così scrive l’agenzia Ansa, nel servizio in lingua inglese: (L'HuffPost)

Negli ambienti politici europei e sui media è tornato a circolare insistentemente il nome di Mario Draghi come possibile candidato ai vertici delle istituzioni comunitarie, soprattutto dopo l’anticipazione, martedì 16 aprile, della sua attesa “Relazione sul futuro della competitività europea” che dovrebbe essere pubblicata dopo le elezioni europee di giugno e commissionatagli dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. (L'INDIPENDENTE)