Hackerare una Tesla e rischiare l'incidente? Non tanto difficile

Techradar ECONOMIA

L’esperimento condotto dal team di McAfee dimostra come il pilota automatico sia un sistema ancora distante dall’essere affidabile per la maggior parte delle persone.

Un gruppo di ricercatori di McAfee, azienda che si occupa di sicurezza informatica, è riuscito ad ingannare, il pilota automatico di una Tesla Model X 2016 e di una Tesla Model S.

Il risultato è stato effettivamente raggiunto, ma la totale assenza di un supervisore alla guida potrebbe ancora potrebbe essere ancora troppo rischioso. (Techradar)

La notizia riportata su altri giornali

In seguito l'azienda ha comprato dallo Stato un'area di 300 ettari parzialmente coperti di foresta per 41 milioni di euro, ottenendo l'autorizzazione ad abbattere gli alberi. Alla fine la Tesla l'ha avuta vinta e potrà tornare a disboscare l'area nella quale intende costruire il suo primo impianto europeo per la costruzione di auto elettriche in Europa. (EuropaToday)

Tesla lavora a nuove batterie: obiettivo autonomia a 650 km. Fonte immagine: Andrea Bertaglio. Possibile nuovo arrivo in casa Tesla: si parla di un nuovo pacco batterie che potrebbe estendere l'autonomia dei modelli fino a 650 km. (GreenStyle)

Autopilot: l’IA di Tesla ingannata dal nastro adesivo. Il test, visibile nel breve filmato di seguito, è stato condotto in un ambiente controllato e con un operatore pronto ad agire sul freno. (Newstreet)

Secondo Tesla, l'azienda di Elon Musk, il cui core business si definsce sostenibile, sì: non c'è contraddizione tra l'abbattimento degli alberi di Grünheide, nello stato orientale del Brandeburgo, e la produzione di macchine a basso impatto ambientale. (Euronews Italiano)

Secondo quanto emerso, nel dettaglio, tesla starebbe lavorando a pacchi batteria da 108 celle con voltaggio di circa 405V , in grado di offrire 110KWh, indice dell’introduzione di una nuova architettura strutturale e progettuale nelle batterie che equipaggeranno la nuova gamma di auto elettriche Tesla. (Tecnoandroid)

La Tesla può riprendere i lavori di bonifica dei terreni destinati a ospitare la prima Gigafactory europea. Ora l'Alta corte amministrativa ha sancito in via definitiva il rispetto di tutte le normative legali da parte della Tesla, anche se mancano ancora tutte le autorizzazioni al progetto della Gigafactory. (Quattroruote)