Fine vita: proposte di legge in 15 regioni. Anche in Calabria ma mai discussa

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ROMA – Sono quattro fino ad oggi, le persone che hanno ottenuto l’accesso alla morte volontaria assistita in Italia, 3 delle quali seguite dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni. Il primo, nel giugno del 2022, è stato Federico Carboni, che non ha ricevuto alcuna assistenza del Servizio sanitario nazionale ed è morto dopo oltre 20 mesi di attesa e di battaglie giudiziarie nei tribunali. (Quotidiano online)

Ne parlano anche altri media

La Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Salute hanno depositato al Tar dell’Emilia-Romagna un ricorso per chiedere l’annullamento delle delibere della Regione che rendono possibile il suicidio assistito. (Il Fatto Quotidiano)

Cappato, il governo sostiene che il fine vita non può essere una competenza in capo alle Regioni. Non si stupisce del ricorso del governo Meloni contro la delibera di giunta dell’Emilia-Romagna sul fine vita Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni. (Corriere)

Completate le Commissioni di valutazione di Area Vasta, composte da medici e specialisti che avranno il compito di accertare i presupposti clinici e personali delle richieste di fine vita. Le Commissioni sono divise in tre zone: Emilia Nord di cui fanno parte Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena; Emilia Centro che comprende Bologna e Ferrara e Romagna con Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini. (il Resto del Carlino)

Fine vita, replica di Bonaccini: passato il limite (24Emilia)

Sull’aiuto medico alla morte volontaria – che è un diritto stabilito, a determinate condizioni, dalla Corte costituzionale – la competenza delle Regioni è evidente, perché legata alla responsabilità di gestione del sistema sanitario e comunque stabilita dall’art. (Il Fatto Quotidiano)

Ad innescare questo duello le regole operative che l’Emilia-Romagna si è data a febbraio per sopperire a un vuoto normativo sul suicidio assistito. La battaglia sul fine vita si sposta ancora una volta sul piano nazionale e potrebbe vedere nei prossimi mesi un braccio di ferro tra Governo e diverse Regioni. (Il Sole 24 ORE)