Una costellazione aborigena

Gli aborigeni, oppressi ed emarginati dalla Storia, conquistano la ribalta della 60/a Biennale d’arte con il Leone d’oro al padiglione dell’Australia, «abitato» dal titanico albero genealogico disegnato a mano da Archie Moore per rintracciare le radici comuni, negate eppure fondative di un paese. Le First Nations sono impresse in un cielo nero rischiarato dal bianco del gessetto, intessuto di nomi di avi, conoscenti o sconosciuti, attraverso una cartografia temporale che affonda in 65mila anni di storia e 2500 generazioni, familiari ed estranee (quell’essere Stranieri ovunque, leit motiv di questa edizione). (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Curatore: Erëmirë Krasniqi; Espositore: Doruntina Kastrati AUSTRALIA (ArtsLife)

Biennale sotto il segno della queerness e del femminismo (Il Mattino di Padova)

ADV L'artista argentina La Chola Poblete è stata premiata una menzione d'onore alla Biennale d'Arte di Venezia, che si è aperta questo sabato, e diventa la prima artista queer a essere premiato in questo concorso. (AGI - Agenzia Italia)

I Leoni d’oro e d’argento della Biennale 2024 Stranieri Ovunque/Foreigners Everywhere non vanno ad alcun italiano e premiano il mondo più lontano da noi, geograficamente e per nascita: l’Oceania, ultimo continente «scoperto». (Corriere della Sera)

Una Biennale d’arte coloratissima, come il padiglione centrale, ai Giardini, che accoglie i visitatori con tinte sgargianti, disegni etnici e simboli tribali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Leone d’oro per la miglior partecipazione nazionale è stato assegnato all’Australia con il padiglione di Archie Moore, un monumentale albero genealogico disegnato a mano che celebra 65.000 anni di storia indigena. (Arte Magazine)