Il piano impossibile di Draghi sulla competitività europea: è fallito una volta, fallirà ancora

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Il percorso segnato da Draghi sulla competitività europea fallirà. Il lato positivo è che forse, finalmente, potremo prendere atto della crisi della globalizzazione. Ricordiamoci che l’infrastruttura politica europea è nata con la promessa che una maggiore integrazione dei mercati e con certe regole di bilancio l’Europa avrebbe potuto garantire ai suoi cittadini il benessere sociale. Come sappiamo però questa “idea” di Unione europea ha miseramente fallito nel 2009 con l’arrivo della grande crisi finanziaria, ragione per cui la leadership europea è stata costretta a realizzare in fretta e furia un radicale cambio di paradigma: dalla crescita comune alla crisi comune. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Così scrive l’agenzia Ansa, nel servizio in lingua inglese: (L'HuffPost)

Uno strapuntino Tanto per cominciare, la sede era una fantomatica Conferenza ad alto livello sul pilastro europeo dei diritti sociali, riunita per firmare una altrettanto fantomatica Dichiarazione di La Hulpe sul futuro del pilastro europeo dei diritti sociali: non proprio il forte di Sua Competenza, l’affamatore di bambini greci. (Nicola Porro)

Negli ambienti politici europei e sui media è tornato a circolare insistentemente il nome di Mario Draghi come possibile candidato ai vertici delle istituzioni comunitarie, soprattutto dopo l’anticipazione, martedì 16 aprile, della sua attesa “Relazione sul futuro della competitività europea” che dovrebbe essere pubblicata dopo le elezioni europee di giugno e commissionatagli dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. (L'INDIPENDENTE)

Di seguito l'intervista di Mariastella Gelmini a "Il Messaggero" L’ex premier è sceso in campo? (Azione)

La campagna elettorale in vista delle europee di giugno ha tra i suoi interrogativi il possibile ritorno di Mario Draghi a un ruolo di prestigio nell'Ue. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti qualificate, il presidente francese Emmanuel Macron è irritato con Ursula von der Leyen per le posizioni sui migranti della presidente della Commissione Ue e in particolare per i viaggi a Tunisi con Giorgia Meloni». (Tempi.it)