Gualtieri guida quelli del “sì in ogni caso”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Dopo l’ennesima audizione in […]

“Salva-Stati” - Per il ministro è tutto a posto, ma non tutto il Pd è d’accordo. La riforma del fondo salva-Stati non piace a molti esperti – anche europeisti a 24 carati come Cottarelli o i dem Marcucci e Pittella e preoccupa persino Banca d’Italia (ma tutti stanno attenuando le loro critiche per non sembrare “leghisti”) – ma di sicuro tra i dubbiosi non c’è Roberto Gualtieri (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Non sarà facile il vertice di questa mattina sul Fondo salva Stati o Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Da una parte Luigi Di Maio che, per non farsi scippare altri voti da Matteo Salvini, sceglie toni euroscettici ed eurocritici. (Il Messaggero)

Continua lo scontro a distanza sul Mes tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Matteo Salvini, ma adesso i due contendenti potrebbero trovarsi faccia a faccia in televisione. "Organizzate un confronto qua con il presidente Conte – ha esordito Salvini – vengo anche a piedi. (Fanpage.it)

In secondo luogo il Mes avrà un ruolo più forte in futuro, quando si tratterà di fornire programmi di assistenza agli Stati in difficoltà. Terzo, viene rivisto l’insieme di strumenti che ha a disposizione il Mes per intervenire in soccorso di un Paese in difficoltà. (Sky Tg24 )

Con la riforma acquisterebbe dunque nuove funzioni e nuovi poteri. Nuovi aiuti ma clausole controverse per i debiti alti | Ansa - CorriereTv. La riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) è un dossier aperto da almeno due anni e che dovrebbe chiudersi a dicembre, se Eurogruppo ed Eurosummit daranno l'ok. (Corriere TV)

Il 4 dicembre c’è un’importante riunione dell’Eurogruppo, quindi è giusto che il governo faccia il punto sul fondo salva-stati per il semplice motivo che questo è un altro governo. Sul Mes il governo si gioca la pelle. (L'HuffPost)

I criteri per accedere alla linea di credito precauzionale condizionata potrebbero infatti lasciare fuori proprio gli Stati che ne avrebbero maggior bisogno. La riforma affida allo stesso Mes, alla Commissione europea e alla Bce il compito di valutare la sostenibilità dei debiti sovrani. (Milano Finanza)