Mps, oggi lo sciopero dei lavoratori: “Chiediamo chiarezza sul nostro futuro”

RadioSienaTv ECONOMIA

Oggi è solo una tappa di un percorso di resistenza che ci dovrà vedere uniti a difesa di un grande pezzo di storia”

“Chiediamo chiarezza sul nostro futuro: da mesi chiediamo una interlocuzione con il Governo e da mesi siamo ignorati“.

“Abbiamo pagato errori che non erano i nostri e oggi siamo qui in sciopero a chiedere rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori – ha detto la lavoratrice di Banca MPS Cristina Pascucci nel primo intervento della giornata – Chiediamo che venga messo a punto un progetto che coinvolga l’intero gruppo Mps, che salvaguardi il lavoro e i territori dove noi operiamo”. (RadioSienaTv)

Ne parlano anche altri media

Non sappiamo per quale azienda lavoreremo, se la nostra professionalità sarà salvaguardata, se lavoreremo nella stessa città, quale mansione saremo chiamati a svolgere. Siamo le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena. (FIRST CISL)

Alla prova dei fatti, non ha pagato neppure la scelta di lasciare a Siena un ruolo da comprimaria. Così, i dipendenti di Banca Mps, annacquati tra i vessilli sindacali, hanno lasciato campo libero a una manifestazione a tutto tondo. (Corriere Fiorentino)

Così finisce lo sciopero, con il sogno di un piano B che rianimi le ambizioni e la storia del Monte Quando si grida in piazza, ci si convince che a Roma qualcuno raccolga l’appello. (LA NAZIONE)

Così la First Cisl Siena e la Cisl Siena al termine dello sciopero in piazza Salimbeni. In attesa dei dati ufficiali nonché definitivi dello sciopero, ci sembra doveroso ringraziare tutti quei colleghi che hanno partecipato alle assemblee unitarie e oggi ne hanno dimostrato concreta conseguenza” (SienaFree.it)

Poco più di 200 persone hanno partecipato questa mattina, in occasione della giornata di sciopero dei dipendenti del gruppo Mps, al presidio in piazza Salimbeni, davanti alla sede storica della banca Mps. (Il Cittadino on line)

L’ipotetico acquirente richiede infatti un ulteriore considerevole esborso di denaro pubblico per portare a termine tale operazione». Ed è proprio su Trieste, dove Mps conta una novantina di addetti, che potrebbero emergere concrete difficoltà per motivi legati alla normativa Antitrust. (Il Piccolo)