Alunni stranieri in classe, dopo la proposta Valditara si accende il dibattito. Ecco la situazione oggi (e cosa fanno gli altri Paesi)
L’integrazione degli studenti immigrati a scuola ha riacceso il dibattito politico. Da un lato, maggioranza e ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara , hanno richiamato la necessità di un intervento per favorire, non solo a parole, una loro reale integrazione, alla luce dei valori costituzionali e in classi dove la maggioranza di studenti è italiana. Dall’altro l’opposizione che ritiene che l’esecutivo faccia solo propaganda. (Il Sole 24 ORE)
Su altre fonti
I valori della Costituzione italiana - assimilando la quale si costruisce una società ordinata, altrimenti è "melting pot" - possono essere appresi più facilmente se i ragazzi stranieri "studieranno in modo potenziato l'italiano se non lo conoscono bene, se nelle scuole si insegnerà approfonditamente la storia, la letteratura, l'arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell'apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate". (Tiscali Notizie)
La maggioranza si schiera con il ministro Polemiche sul web (Virgilio Notizie)
Ma è la prosa usata dal titolare dell’istruzione, a colpire, per poca chiarezza e qualche errore di troppo. “In classe la maggior parte degli alunni deve essere italiana”, il senso del post del ministro che sposa la linea Salvini. (la Repubblica)
Post che, oltre a presentare una sintassi sicuramente non tra le più chiare, mostra un evidente inciampo sul congiuntivo. (Today.it)
Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali della Costituzione, ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani»: è l’intervento di ieri del ministro dell’Istruzione Valditara. (Il Manifesto)
Nelle aule scolastiche «la maggioranza degli alunni deve essere italiana»: basta classi con troppi studenti stranieri. (L'Unione Sarda.it)