F16 Nato all'Ucraina: ecco perché il rischio escalation della guerra ora è alto

La Stampa ESTERI

ROMA. Non faranno vincere la guerra agli ucraini, gli F-16 in arrivo. «Ma potrebbero fargli vincere qualche battaglia significativa», dice Gregory Alegi, docente a contratto di Storia e Politica degli Usa alla Luiss e di Studi strategici all’Università internazionale dopo avere insegnato per vent’anni Storia dell’Aeronautica all’Accademia Aeronautica. Della materia se ne intende sul serio. Inut… (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Questa misura è stata adottata in risposta a dichiarazioni preoccupanti provenienti dal presidente russo Vladimir Putin, che ha minacciato di “colpire gli F-16 ovunque si trovino”, suscitando preoccupazione non solo nel panorama internazionale ma anche nel Nordest Italia. (Nordest24.it)

Il presidente russo Vladimir Putin ha definito “sciocchezze” le dichiarazioni secondo cui la Russia starebbe entrando in guerra con la NATO. “Gli Stati Uniti rappresentano il 40% delle spese globali per la difesa, mentre la Russia spende il 3,5%. (Farodiroma)

Putin minaccia di abbattere gli F-16 anche fuori dall'Ucraina (fonte: Repubblica) L'agenzia di stampa AdnKronos ha spiegato che il Presidente russo, di sua iniziativa, non vuole attaccare nessun Paese, ma se l'Occidente fornirà cacciabombardieri all’Ucraina questi verranno abbattuti dalle forze russe, anche se si troveranno negli aeroporti al di fuori del conflitto bellico (vedasi: su suolo europeo). (iLMeteo.it)

Putin invaderà davvero Paesi Nato? Nina Khrushcheva, come è noto, non è solo pronipote di Nikita Krusciov, l’uomo che in Unione Sovietica raccontò ai suoi compatrioti ciò che si nascondeva dietro la leggenda di Giuseppe Stalin, una settantina d’anni fa. (Start Magazine)

"Chi minaccia invio truppe non dimentichi lezioni della Storia": così Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri della Russia, mette in guardia il presidente francese Emmanuel Macron rispetto alle ipotesi di mandare forze militari in Oriente. (Il Giornale d'Italia)

Ne è convinto Mario Del Pero, ordinario di Storia Internazionale a Sciences Po a Parigi, per il quale «è molto improbabile che Mosca passi all’atto». (Corriere del Ticino)