L'OPEC+ concorda l'aumento dell’estrazione mensile di petrolio

Sputnik Italia ECONOMIA

Gli stati membri dell'OPEC+ hanno concordato un aumento mensile della produzione di petrolio, ha riferito a Sputnik una fonte di una delle delegazioni.

In particolare l'OPEC+ ha concordato il 12 aprile di ridurre la produzione di petrolio di 9,7 milioni di barili al giorno da maggio a giugno, 7,7 milioni nella seconda metà dell'anno e 5,8 milioni ulteriormente fino alla fine di aprile 2022.

"Si prevede inoltre di tenere una riunione mensile per rivalutare le condizioni del mercato", ha aggiunto la fonte. (Sputnik Italia)

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Quindi stiamo ancora, come proporzione di positivi, al di sopra del 10% ed è uno degli indicatori di cui tenere conto. Va mantenuta dunque costantemente bassa la circolazione virale", ha ribadito. (Yahoo Finanza)

Ed è da questa decisione che dipenderà l’oscillazione del prezzo dell’oro nero attualmente intorno ai 44 dollari al barile. La prossima settimana probabilmente sarà quella decisiva, nel senso che gli stessi dovranno decidere se aumentare, mantenere o diminuire la produzione di barili ogni giorno. (dedalomultimedia.it)

Petrolio, Opec e Russia hanno trovato un nuovo accordo sui tagli alla produzione, nel tentativo di sostenere il prezzo del greggio. L'Arabia Saudita, appoggiata dalla maggior parte dei paesi Opec, voleva un prolungamento dei tagli alla produzione per altri tre mesi. (la Repubblica)

Per Equita il titolo preferito è Eni. 2' di lettura. Restano indietro in Europa e a Piazza Affari i titoli del settore oil, mentre i Paesi dell'Opec+ cercano ancora la quadra sui tagli alla produzione. (Il Sole 24 ORE)

E il prezzo del Wti va sotto quota 45 dollari e scivola a 44,98 dollari al barile (-0,66%) dopo aver guadagnato l'1,08% ieri, mentre il Brent arretra dello 0,10% a 48,2 dollari al barile. Invece, le scorte di benzina sono aumentate di 3,5 milioni di barili e le scorte di distillati di 3,2 milioni di barili. (Milano Finanza)

Di riflesso sul listino milanese sono deboli Eni (-0,82% a 8,429 euro), Saipem (-0,57% a 2,079 euro) e Tenaris (-0,85% a 6,562 euro). Tra le banche resta sorvegliata speciale Unicredit (stabile a 7,983 euro) in scia alle dimissioni annunciate dall'ad, Jean Pierre Mustier. (Milano Finanza)