«Pesaro raccoglierà l’eredità di Vangi un museo in dialogo con le sue opere». Oggi in duomo l’addio al grande maestro

PESARO La sua forza, intensità e grandezza artistica hanno conquistato il mondo intero, da Vittorio Sgarbi è stato definito il “Francis Bacon della scultura”: Giuliano Vangi, scomparso martedì sera a 93 anni (compiuti il 13 marzo), è l’ultimo dei grandi maestri di una generazione incredibile di artisti. Gli è stato dedicato anche un prezioso docu-film, “Focus on Vangi”, che racconta la sua vita e le sue opere, sparse in tutto il mondo, curato da Emerson Gattafoni e prodotto da Gekofilm, girato, soprattutto, nel suo laboratorio a Pietrasanta, dove ha costruito opere monumentali di grande valore artistico e umano. (corriereadriatico.it)

Su altri giornali

In molti partiranno anche dalla Versilia alla volta della città in cui l’artista aveva vissuto per stare accanto all’adorata moglie Graziella, da cui aveva avuto i figli Marco e Dario. Come l’onorevole, nonché artista ed ex sottosegretario al ministero dei beni e delle attività culturali, Carlo Carli, il quale lancia la proposta di un museo intitolato a Vangi. (LA NAZIONE)

Vangi, classe 1931, era nato in Toscana, a Barberino del Mugello, si era trasferito in Brasile a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta per poi imporsi, al suo ritorno nel nostro Paese, come uno degli scultori più rilevanti della sua generazione. (varesenews.it)

FANO L’altro giorno l’ultimo saluto nel duomo di Pesaro a Giuliano Vangi, poco più di due settimane fa invece l’atto di giunta con cui il Comune assume un ruolo preciso nella procedura che dovrebbe portare alla realizzazione del museo dedicato all’artista a palazzo Bracci Pagani. (corriereadriatico.it)

A differenza di Botero, Mitoraj e – tra i big ancora in vita – Theimer e Finotti, che spesso e volentieri si sono concessi un caffè nei locali di piazza Duomo, Giuliano Vangi era di quelli che raramente si facevano vedere in giro. (LA NAZIONE)

Se ne vanno quasi nello stesso momento, a vite compiute, Giuliano Vangi e Maurizio Pollini. Ci hanno fatto vedere e sentire con occhi e orecchie diversi, resi consapevoli dalle loro interpretazioni. (ilGiornale.it)

"Il Biodiversity Lab è un laboratorio all'interno del quale ci impegniamo a supportare i giovani per lavorare sempre di più sulla tutela della biodiversità, la tutela della fauna, la tutela della flora e la tutela dei micro ambienti. (Il Giornale d'Italia)