Perché i ribassi di oggi delle Borse rappresentano una opportunità interessante

Proiezioni di Borsa ECONOMIA

Ecco perché il calo di oggi rappresenta una opportunità.

Ecco perché i ribassi di oggi delle Borse rappresentano una opportunità interessante.

Perché i ribassi di oggi delle Borse rappresentano una opportunità interessante. Le Borse europee terminano in rosso l’ultima seduta del mese.

Unicredit è stata la blue chip peggiore, con un calo del 4,4%, Tenaris ha perduto il 2,7% ed Eni il 2,7%.

In pratica, ciò che è stato venduto oggi, domani potrebbe essere ricomprato. (Proiezioni di Borsa)

Ne parlano anche altre testate

Piazza Affari è stata appesantita soprattutto dal settore. . Advertisements (Corriere Quotidiano)

Cauta Parigi, che mostra una performance pari a -0,17%., con il FTSE MIB che lima lo 0,45%; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 23.936 punti. (Il Messaggero)

A Milano sotto i riflettori Unicredit inserisci la tua email nel box qui sotto: Iscriviti Si No Acconsento al trattamento dei dati per attività di marketing. Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy. (Wall Street Italia)

Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,08%. Le più forti vendite, invece, si manifestano su Unipol, che prosegue le contrattazioni a -2,44% dopo il procedimento Antitrust. (QuiFinanza)

Ubs ha alzato il target price su Enel (-0,4%) da 9 a 9,85 euro confermando la raccomandazione buy. Deboli anche gli altri listini internazionali, con l’eccezione di Londra dopo il via libera del Regno Unito al vaccino anti-Covid della Pfizer, che sarà disponibile dalla prossima settimana. (Finanza Report)

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano. Sulla Borsa di Milano, possibili spunti su Fiat Chrysler (Fca) che a novembre ha registrato immatricolazioni in crescita dell’1,4% in Italia, contro il -8,3% del mercato. (Finanza Report)