Napoli, la raccolta firme di Cgil in piazza: «Per il lavoro ci metto la firma»

Napoli, la raccolta firme di Cgil in piazza: «Per il lavoro ci metto la firma»
ilmattino.it INTERNO

Da questa mattina il banchetto della Cgil Napoli e Campania per la raccolta delle firme a sostegno dei 4 referendum proposti dalla Cgil su licenziamenti, appalti e precarietà è al Largo Berlinguer, all'altezza della stazione Metro L1 Toledo. Oltre 300 le firme raccolte, tra queste quelle del giornalista e componente della segreteria del Partito Democratico, Sandro Ruotolo e dell’ex ministro della Giustizia, Luigi Scotti (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Antonio Polito riprende una frase detta al Corriere da Marianna Madia, ex ministra del governo Renzi che dieci anni fa varò il Jobs act: «Una segretaria che firma un referendum contro una riforma del suo stesso partito e dice che lo fa a titolo personale, e lo fa una settimana dopo Conte e Fratoianni, cosa sembra?». (Corriere TV)

Le due mosse rivelano come la sinistra italiana, quella partitica e quella sindacale, preferisca abbandonarsi a una sorta di passatismo crepuscolare, trovare rifugio nel piccolo mondo antico che illusoriamente possa metterla al riparo dagli epocali stravolgimenti tecnologici e sociali del nuovo millennio che trovano principale sfogo nel mondo del lavoro. (L'HuffPost)

Renzi: "Schlein su Job Act è coerente, ma gli elettori preferiranno i partiti riformisti" 07 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Referendum Cgil, al via la raccolta firme a Sarzana

Fine della reintegra sul posto di lavoro previsto dall’articolo 18 del vecchio Statuto dei lavoratori, sostituita dall’indennizzo economico «a tutele crescenti» a seconda dell’anzianità professionale. (Il Sole 24 ORE)

La firma al referendum Cgil contro il Jobs Act? "Non è una sorpresa", dice Elly Schlein ricordando che "già nel 2015 ero in piazza con la Cgil contro l'abolizione dell'articolo 18". (Secolo d'Italia)

I quesiti sono quattro. I primi due sui licenziamenti, uno sul superamento del contratto a tutele crescenti e l’altro sull’indennizzo nelle piccole imprese, previsti dal Jobs act. Il terzo riguarda invece la reintroduzione delle causali per i contratti a termine, in questo caso il riferimento legislativo è ad una delega del Jobs act, ma anche alla norma introdotta dal governo Meloni che lascia alle parti individuali la possibilità di indicare esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva. (CittaDellaSpezia)